Albertini, firmata la mobilità per 85 addetti

Quero Vas. Ventisei i volontari trovati ma c’è tempo fino a settembre. Serve la proroga della Cigs

QUERO VAS. Firmato ieri mattina nella sede di Confindustria a Milano l’accordo di mobilità volontaria per i lavoratori dell’Albertini Cesare spa. Il documento, che mette nero su bianco quanto era stato promesso dalla proprietà nelle settimane scorse, prevede l’uscita di 85 addetti, anche se ad oggi, in tutto il gruppo si contano 59 volontari, di cui 26 nello stabilimento di Quero Vas.

«Si tratta di mobilità volontaria», precisa il segretario della Fiom Cgil, Luca Zuccolotto, «e questi numeri sono stati raccolti nelle ultime settimane. Ad oggi, appunto, siamo arrivati a quota 26 nel Feltrino, un numero che può aumentare ancora visto che chiunque può decidere di andarsene da qui fino al 13 settembre prossimo».

Intanto, agli inizi di luglio, la proprietà, i delegati e i segretari di Fiom e Fim si troveranno ancora a Villasanta (Milano) per fare il punto della situazione e del futuro dell’azienda, e a seguire si svolgerà una riunione plenaria per richiedere al Ministero la proroga della cassa straordinaria. «L’ammortizzatore, infatti, scadrà il 14 settembre», dice ancora Zuccolotto, «per cui, vista la situazione, è necessario chiederne la proroga per un altro anno, fino alla metà del settembre 2017».

I sindacati, nei giorni successivi al vertice milanese, spiegheranno ai lavoratori la situazione nel corso delle assemblee di fabbrica. «In quell’occasione», concludono gli esponenti di Fim e Fiom, «illustreremo l’accordo di mobilità e di cassa straordinaria e inizieremo a raccogliere i documenti per stilare i primi accordi per i singoli che usciranno volontariamente».

Paola Dall’Anese

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