Alcol e droga fanno strage di patenti: la Prefettura prepara il piano educativo
Aumentano le patenti sospese e revocate, e sono in crescita gli automobilisti che si mettono al volante dopo aver bevuto o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Dati che vengono monitorati con attenzione dalla Prefettura, che intende proporre un protocollo d’intesa con vari enti del territorio per lavorare sulla sensibilizzazione e l’educazione degli utenti della strada. Presenti e futuri, perché sarà coinvolto anche il mondo della scuola.
I dati
Sono 572 le patenti sospese nel 2019, 66 quelle revocate. L’anno precedente erano state 425 e 52. Complessivamente, dunque, all’ufficio patenti della Prefettura l’anno scorso sono stati trattati 638 casi, 161 in più rispetto al 2018. «Il dato che incide nella misura maggiore è quello della guida in stato di ebbrezza», spiega il Prefetto, Adriana Cogode. «Siamo passati da 213 sospensioni nel 2018 a 274 nel 2019. È quasi raddoppiato il numero delle patenti sospese per guida sotto l’effetto di droghe (da 11 a 20) ed è preoccupante anche l’aumento delle sospensioni dovute a mancato utilizzo della cintura di sicurezza e di sistemi di ritenuta per i bambini, passate da 6 a 36».
Rimane elevato anche il numero degli automobilisti sanzionati perché hanno sorpassato un veicolo in una zona vietata (82 nel 2019) e di chi ha superato i limiti di velocità. Sedici le patenti sospese per uso del cellulare alla guida (tredici in più rispetto al 2018). Nessuna patente è stata sospesa per mancanza dell’assicurazione. Un dato positivo, quest’ultimo.
Controlli
«L’aumento dei provvedimenti corrisponde ad un innalzamento dei controlli», spiega il Prefetto, «ma questi dati vanno attenzionati. Dobbiamo impegnarci affinché si favorisca una cultura della sicurezza stradale». Le forze di Polizia effettuano i controlli in maniera costante, specie in alcuni periodi dell’anno come dimostrano le recenti operazioni fatte nel periodo delle feste. «Continueremo con questi piani», annuncia il Prefetto. «Sono un aiuto anche le misure di difesa passive, come i sistemi di videosorveglianza con leggi targhe e gli autovelox, ma dobbiamo fare qualcosa in più».
Cultura della sicurezza
Il Prefetto intende avviare un lavoro per sensibilizzare gli utenti della strada alla cultura della sicurezza. «Educazione è la parola d’ordine», spiega. «Lunedì faremo un primo incontro per proporre un protocollo d’intesa fra vari soggetti che, ciascuno per la propria competenza, intervenga nell’ambito della sensibilizzazione». Saranno coinvolte le forze di polizia, le scuole, gli enti proprietari delle strade, perché anche loro hanno un ruolo nel garantire una viabilità sicura.
Incidenti
In provincia è già attivo un osservatorio sul monitoraggio dell’incidentalità stradale. «Dobbiamo analizzare i dati e capire come e dove intervenire per sviluppare una cultura della sicurezza», aggiunge il Prefetto. «La sinergia fra enti permetterà di lavorare su prevenzione e contrasto dei fenomeni».
Il numero degli incidenti rilevati nel primo semestre del 2019 è in calo rispetto all’ultimo semestre 2018. Da giugno a dicembre 2019 sono stati 366, dei quali tre mortali, 143 con feriti (per un totale di 222 persone che hanno riportato lesioni di vario genere) e 156 con danni. La maggior parte degli incidenti si è verificata su grandi arterie, ma quelli con le conseguenze più gravi sono stati sulle strade extraurbane.
«Lunedì inizieremo l’analisi dei dati 2019 e, attraverso i suggerimenti di tutti, elaboreremo alcune misure per lavorare sulla prevenzione», conclude il Prefetto. «Non siamo in emergenza, ma la situazione va tenuta sotto controllo». —
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