Alemagna, il sindaco Fiori va all’attacco dell’Anas
CORTINA/VALBOITE. Monta la protesta dei cittadini sulle condizioni di pericolosità in cui versa la Statale di Alemagna. Da Cortina a Tai, la strada è completamente dissestata. Numerose sono le buche, o i veri e propri crateri, che vengono continuamente segnalati all’Anas dai primi cittadini e dai residenti, senza per ora aver nessun riscontro.
Guidare sulla Statale è diventato molto pericoloso. Alcuni buchi si riescono a schivare, zigzagando sulla carreggiata e sperando di non essere visti dalle forze dell'ordine che sarebbero legittimate a credere che si stia guidando in stato di ebbrezza; altri buchi, invece, che si spalmano su tutta la carreggiata, bisogna per forza “affrontarli”. Oltre ai costi dei danni provocati alle auto (di convergenza, ammortizzatori, usura pneumatici e altro), c'è soprattutto il rischio incolumità fisica che si corre a guidare su una strada così pericolosa.
«Sono mesi che segnalo la situazione», spiega il sindaco di San Vito, Andrea Fiori, «e non ho avuto nessun riscontro. Dopo le ultime nevicate ho chiamato l'Anas a Belluno quattro volte facendo presente il problema, ma nessuno è intervenuto. Sono numerosi anche i privati che hanno telefonato o hanno inviato mail senza ottenere nulla. La strada è un colabrodo, è molto pericolosa, in quanto alcune buche sono davvero profonde; e, se un automobilista perdesse il controllo dell'auto, sarebbe un disastro. Questo è purtroppo il risultato di anni di abbandono. La Statale 51 da Cortina a Tai è abbandonata da anni», continua Fiori, «sul tratto in Valboite vi è l'incuria totale e adesso tutti noi la stiamo pagando a caro prezzo e anche a rischio di farci male. La scusa è sempre la mancanza di fondi e di risorse umane per intervenire, ma non ci si spiega perché altrove si riesca ad asfaltare e da noi no. I cittadini sono giustamente esasperati, alcuni sono anche disposti a mettersi in strada. Qui da anni, se ci va bene, si ottengono dei rattoppi; il massimo che viene asfaltato sono 200 o 300 metri, ma nella maggior parte dei casi si asfaltano solo poche decine di metri. Sono anni che non viene fatta un'asfaltatura completa di chilometri interi. A San Vito lo scorso anno hanno asfaltato un tratto maggiore rispetto agli anni precedenti, ma non si può andare avanti ad asfaltare sopra l'asfaltato, senza raschiare quello che c’è sotto; da noi, in alcuni punti, l'asfalto tocca i marciapiedi. Insomma, rattoppi. Va fatto un lavoro integrale, e soprattutto va fatto bene dopo un inverno come quello che sta terminando. Non possono essere i residenti a pagare le incurie di altri. L'Anas di Belluno è abbandonata a sé stessa. E la nostra provincia è sempre tagliata fuori da tutto, la maggiora parte dei tagli la subiamo noi in montagna. Se destinassero all'Alemagna un decimo di quello che ogni anno destinano alla Salerno-Reggio Calabria, dove i fondi non si capisce poi che fine facciano, avremmo delle strade sicure. Questo modus operandi è lo specchio dell'Italia: tagliano ai Comuni virtuosi e danno a quelli che sperperano. Investono sulla Salerno-Reggio Calabria che resta un disastro e noi dobbiamo metterci in auto sperando di arrivare vivi a destinazione».
Alessandra Segafreddo
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