Alemagna, primi cantieri nella primavera del 2017

BELLUNO. Messa in sicurezza di Acquabona a parte, i primi cantieri dell'Alemagna scatteranno in primavera, quelli più complessi nel 2018, ma il Governo sarà chiamato, insieme alla Regione, a semplificare le procedure burocratiche. Oltre che a stanziare, rapidamente, altri 70 milioni oltre che all'analoga cifra già cantierabile. Via alla progettazione del collegamento ferroviario tra Feltre e Primolano, mentre va avanti quello del treno delle Dolomiti. I lavori della galleria paramassi di Coltrondo partiranno in primavera. Roger De Menech e il ministro Graziano Delrio si sono incontrati a Roma per decidere, confermando che in settembre saranno numerosi i tavoli di concertazione.
Mondiali di sci Cortina. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, sottoporrà al Governo, in una delle prossime sedute, l'urgenza di semplificare l'iter burocratico delle opere più importanti lungo l'asse dell'Alemagna in vista del Mondiali, «altrimenti si rischia di arrivare fuoritempo» ha detto De Menech e ha condiviso Delrio.
Con altrettanta fretta va aggiunto il finanziamento della seconda tranche dei 70 milioni. Anas ha quasi chiuso la progettazione complessiva e la concertazione territoriale. Le varianti in programma riguardano Pieve di Cadore, Valle di Cadore, Borca, San Vito e Cortina, mentre a Longarone e in località Acquabona si faranno sistemazioni puntuali per garantire la sicurezza e la scorrevolezza del tragitto. Il primo cantiere in partenza è quello di Acquabona, per evitare amare sorprese (altre frane) in autunno. Il tutto in preparazione dei mondiali di sci.
Galleria Coltrondo. De Menech e Delrio hanno convenuto che ci sono stati troppi ritardi nella progettazione anzitutto della galleria paramassi. Galleria che dovrà partire al più tardi nella prossima primavera, per cui l'Anas deve accelerare l'appalto. Nel frattempo la stessa Anas prosegue con la progettazione della galleria, requisito indispensabile per programmare l'intervento e ricercare i finanziamenti necessari (50 milioni).
Veneto Strade. Stabilizzare un fondo di almeno 13 milioni per le strade ex statali che la Provincia deve gestire insieme a Veneto Strade. Ma c'è pure da consolidare un modello gestionale, stabilire, cioè, chi fa che cosa. «Con il governo stiamo pensiamo ad un modello organizzativo nuovo, con Anas maggiormente protagonista nella gestione delle strade più importanti» ha dichiarato De Menech dopo l'incontro con Delrio.
Ferrovia. La progettazione del treno delle Dolomiti va avanti. E' un progetto istituzionale (Governo, Regione Veneto, province di Bolzano e di Belluno) con il quale non ha nulla a che vedere la proposta del treno ladino. I tempi, par di capire, non saranno brevi. Può darsi che il collegamento Feltre Primolano arrivi prima di quello tra Calalzo, Cortina e la Val Pusteria. Di certo, al momento, ci sono i due finanziamenti stanziati dal Fondo comuni confinanti di 200 mila euro per progettare il collegamento a nord ed altrettanti per progettare il collegamento a sud. «Ora si tratta di trovare le risorse per l'elettrificazione della tratta Montebelluna-Feltre-Belluno-Vittorio Veneto - puntualizza De Menech - per poi pensare alla completa elettrificazione del tratto bellunese, quindi fino a Calalzo. Queste opera è indispensabile per la connessione modale sia con la linea della Valsugana che sarà potenziata, elettrificata e velocizzata, attraverso la nuova tratta Feltre - Primolano, sia con l'intera metropolitana di superficie veneta».
Prossimi incontri. A fine settembre De Menech si incontrerà di nuovo col ministro Delrio per concretizzare la progettazione della Feltre-Primolano e avere a disposizione da parte di Rfi il progetto di elettrificazione delle tratte indicate. A settembre, però, ci sarà anche il tavolo di concertazione sul treno delle Dolomiti.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi