Alemagna verso la riapertura completa
Cortina. Dopo la fuga di gas gli operai hanno lavorato ininterrottamente, da ieri si passa a senso unico alternato
CORTINA. È stata riaperta a senso unico alternato all’1.45 della notte tra domenica e lunedì la statale di Alemagna in località Acquabona, dopo che domenica si era verificata la perdita di gas che ha costretto a tenere chiusa la strada per tutto il giorno.
I tecnici hanno lavorato tutta la notte alla luce delle fotoelettriche dei vigili del fuoco per creare un bypass che consentisse di mantenere la fornitura del gas metano per Cortina.
Domenica, poco dopo le 9.30, una ditta che sta eseguendo per conto di Anas attività di carotaggio per miglioramenti stradali programmati, ha trivellato un tubo del metano. Le condotte del gas, come tutti gli atri sottoservizi sono segnalate in apposite mappe, ma il tubo che ha un diametro di 20 centimetri è stato forato ugualmente. Immediatamente è stato dato l’allarme. Alcuni passanti in auto hanno sentito l’odore forte del gas e hanno avvertito i carabinieri e i vigili del fuoco.
È quindi partita la macchina dell’emergenza, innescata da varie segnalazioni arrivate quasi contemporaneamente. Subito è stata chiusa per motivi di sicurezza la statale 51, a Pies de ra Mognes, tra Acquabona e Dogana Vecchia. Il traffico è stato dirottato verso Auronzo, tramite un’apposita segnaletica posizionata già a Ponte nelle Alpi, a Tai di Cadore e in centro a Cortina, che riportava anche una proiezione sull’eventuale orario di riapertura.
Sbarrata anche la pista ciclabile, che corre parallela alla Statale, verso il torrente Boite. Notevoli i disagi al traffico. Lunghe code si sono formate in tutto l’alto Bellunese, tenuto conto anche della chiusura del passo Falzarego (oltre a Campolongo e Valparola) per la prima edizione della passeggiata ciclistica in montagna Dolomites Bike Day, dalle 10 alle 15.
Ad Acquabona sono arrivati, oltre a carabinieri, vigili del fuoco di Cortina, con i volontari di San Vito (10 persone), gli agenti del commissariato di polizia e della guardia di finanza, i vigili urbani, gli operai comunali, i volontari di protezione civile, i tecnici di Anas e Bim Belluno Infrastrutture, che si sono messi al lavoro per cercare di applicare delle macchine tamponatrici a monte e a valle della perdita, così da creare una sorta di bypass, per scavalcare la falla.
Ieri si è continuato a lavorare con il transito delle auto regolato da semaforo in senso unico alternato.
Al mattino, avvicinandosi al cantiere, l’odore del gas era perfettamente percepibile, ma gli operai hanno lavorato ugualmente grazie al bypass che ha reso il sito sicuro.
Gli operai hanno scavato e bonificato il sito con l’immissione di azoto in condotta per eliminare eventuali miscele di aria e gas potenzialmente pericolose. È stata poi tagliata la porzione di tubo perforato ed è stata posata una nuova tratta in acciaio: un intervento delicatissimo per dimensione della condotta (20 cm) ed elevata pressione del gas in rete (5 bar).
Bim Infrastrutture è riuscita a garantire la fornitura di gas alle 2.300 utenze collegate sia durante l’emergenza, sia ieri durante i lavori di ripristino del tubo forato.
Nei prossimi giorni sono previste le attività di finitura finale e di ripristino del manto stradale e poi la statale sarà riaperta a due corsie. Le operazioni dovrebbero concludersi nella giornata di domani, al massimo giovedì. Per il prossimo fine settimana i disagi di questa domenica dovrebbero essere solo un triste ricordo.
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