Alla Bit di Milano la presentazione del logo “Dolomiti” del turismo locale
La sua prima uscita sarà in occasione della Bit (Borsa italiana del Turismo) di Milano del 10 febbraio prossimo. In quell’occasione sarà presentato il marchio della Dmo Dolomiti, l’organo che gestisce le attività turistiche a livello provinciale. «Il marchio è molto semplice, riporta la scritta “Dolomiti” con un carattere molto schematico», anticipa Giuliano Vantaggi, il manager della Destination management organization bellunese, «e sarà il logo sotto cui andranno tutte le azioni messe in campo per il nostro territorio. Si tratta di un logo semplice che comparirà in tutto il materiale promozionale. Il bando per il brand è stato realizzato da una società di Mestre che ha vinto il corporate identity. Stiamo, intanto, costruendo dei prodotti sulla scorta del piano dell’Eurac».
Prosegue, quindi, l’attività di promozione del territorio tramite la partecipazione a fiere e workshop. «Da settembre ad oggi siamo stati presenti alla fiera di Longarone, alla ByVeneto, alla Ttg Rimini, in Scandinavia, alla Wtm di Londra, a Roma, Vienna. Domenica siamo tornati dalla fiera di Madrid e ora ci attendono Milano, Monaco, Berlino. Partecipiamo ai bandi collegati alla Provincia per ottenere i fondi per realizzare nuovi prodotti, ma anche per gestire un ufficio stampa e un centro media», sottolinea Vantaggi che annuncia che, nel fine settimana, arriverà la troupe di Melaverde per scoprire l’agnello dell’Alpago. «Attendiamo anche Linea Bianca in Val di Zoldo per un servizio legato alla montagna d’inverno e con l’occasione realizzerà dei filmati sul carnevale di Fornesighe. Si tratta di trasmissioni che hanno una ricaduta importante per il territorio. Pensiamo soltanto che dopo il servizio in cui si parlava di un ristorante in particolare, questo ha una fila di prenotazioni per oltre un anno. Queste azioni di marketing hanno portato inoltre un aumento delle presenze turistiche: fino all’ottobre 2018 registriamo in provincia un aumento del 4% di turisti secondo quanto riferito dalle strutture alberghiere».
Ieri sera, intanto, è andato in onda su Sky Arte un servizio sulla valle del Piave e in particolare sulle chiese di Sant’Orsola e Santa Margherita «realtà piccole ma dei piccoli gioielli che dobbiamo valorizzare. Ma per farlo è necessario che siano disponibili e quindi aperte il più possibile».
Vantaggi annuncia con soddisfazione l’uscita a marzo della guida Lonely Planet in spagnolo sulle Dolomiti patrimonio Unesco «e questo intercetterà turisti non solo della Spagna, ma anche dell’America del Sud. Poi è prevista la pubblicazione di quella in tedesco e nel 2020 in francese. Poi dovremo puntare alla guida in inglese. Importante sarà anche il ruolo delle associazioni di categoria sulla costruzione di queste opportunità turistiche perché possono darci un supporto».
Il direttore della Dmo, precisa, infine, che «sono una trentina i tematismi su cui lavorare e su cui creare dei pacchetti turistici». E tra questi vi è quello della bike. «Su questo ci stiamo impegnando anche in vista del Giro d’Italia e di manifestazioni sportive su due ruote». Anche il tema “sci” tira molto. «È molto cresciuta la domanda in paesi come la Polonia (+52%) e la Cechia (+32%), mentre in estate gli americani sono molto attivi tra le nostre vette». D’altra parte il direttore della Dmo evidenzia come «ormai i turisti richiedano espressamente l’Ars Dolomites. Dobbiamo mettere in rete ciò che abbiamo rendendolo appetibile. Pensiamo solo al patrimonio di oltre 40 ville venete e che sono diventate strutture ricettive a cui possiamo collegare situazioni o storie particolari per renderle più interessanti. E su questo dobbiamo lavorare». —
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