Alla chiesa di San Dionisio torna la festa per il patrono

Domenica l’appuntamento con la celebrazione in quota dedicata alla comunità cadorina Anche la Pusteria sarà rappresentata
La chiesetta di San Dionisio com'e' attualmente
La chiesetta di San Dionisio com'e' attualmente

PIEVE DI CADORE. Domenica torna sul monte San Dionisio, a quota 1946 dove si trova la chiesetta dedicata al patrono del Cadore, la tradizionale festa con la celebrazione della messa, che sarà officiata dal parroco di Nebbiù, dom Enrico Roncaglia alle 11.

È una festa tradizionale che alcuni anni ha assunto un significato più ampio: è diventata anche un annuale incontro di amicizia delle genti del Cadore con quelle della Pusteria, che saranno rappresentate dal sindaco Guido Boccher.

Quest’anno la festa sarà allietata da un concerto della Dolomiti Symphonia Orchestra che sarà diretta dal maestro Delio Cassetta.

Per realizzare al meglio la giornata stanno collaborando i Comuni di Pieve, Dobbiaco, Valle, Pro loco Valle, la Magnifica, la Regola di Nebbiù, gli Amici di San Dionisio e la Pro Nebbiù.

Per facilitare l’accesso alla chiesetta a tutti l’organizzazione ha previsto la presenza di un elicottero che ad iniziare dalle 8,30 farà base sul campo sportivo della casa alpina Mari di Nebbiù. Per usufruire del servizio è necessario prenotare il volo (40 euro solo salita e 70 andata e ritorno) telefonando al cellulare 320 3814842.

La celebrazione della messa a San Dionisio nel tempo è diventata l’occasione per ritrovarsi e far festa insieme. Per questo è molto amata anche dai non cadorini che si ritrovano attorno alla chiesa per assistere alla messa. La gente salirà principalmente da Valle e da Pozzale. Pochi saliranno dalla strada di Nebbiù perché è troppo faticosa e manca di manutenzione, anche se recentemente c’è stato un intervento del Cai di Pieve che l’ha resa più comoda.

Quest’anno saranno in molti a voler provare la strada che da Valle porta al rifugio Costapiana, dov’è possibile lasciare l’auto e per la quale funziona una navetta. Al termine della funzione, dopo un brindisi, offerto dall’organizzazione, la gente si disperde sui prati che contornano la chiesa, consumando la colazione al sacco e restando in compagnia di amici e conoscenti per alcune ore. —

V.D..

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