Alla Costan arriva il nuovo welfare aumentato a 350 euro

Limana, prorogato ancora per un anno il vecchio integrativo. I sindacati: evitato l’accordo di gruppo, peggiorativo per noi

LIMANA. Sarà prorogato ancora per quest’anno il “vecchio” contratto integrativo sottoscritto allo stabilimento Costan di Limana e scaduto nel 2016, mentre da giugno scatterà il nuovo welfare di 350 euro, 100 euro in più rispetto allo scorso anno. L’accordo è stato sottoscritto nei giorni scorsi da Luca Zuccolotto, Bruno Deola e Luciano Zaurito segretari rispettivamente di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, le rsu e i rappresentanti di Etpa spa.

«Abbiamo fatto in modo che la contrattazione di secondo livello scaduta nel 2016 venisse riproposta anche per quest’anno evitando quell’armonizzazione chiesta dalla proprietà tra tutti gli stabilimenti e che sarebbe stata peggiorativa per noi. Quindi riuscire ad ottenere una proroga è stata una vittoria», commenta Luciano Zaurito.

Infatti, con il subentro di Epta alla Costan nel 2016, tramite l’accordo di fusione per incorporazione, la proprietà ha espressamente dichiarato l’intenzione di armonizzare tutti i contratti integrativi, cioè di renderli uguali in tutti gli stabilimenti, così da rendere effettiva questa fusione anche sotto il piano contrattuale, ma il sindacato bellunese si è opposto. «Anche perché il nostro integrativo a Limana è molto più corposo rispetto ad altri e quindi non vogliamo perderlo. Quindi abbiamo chiesto e ottenuto dall’azienda la possibilità di andare in deroga al vecchio accordo di secondo livello prorogandolo per quest’anno e permettendo così agli oltre 1100 dipendenti (numero che fa della Costan la più grande impresa metalmeccanica del Bellunese) di utilizzare una tassazione sostitutiva ai fini fiscali del 10%. Nel 2018 dovremo, quindi, ripartire con la contrattazione sul piano di risultato, cercando di strappare condizioni favorevoli, non andando quindi al ribasso», precisano i sindacati.

Intanto, dal primo giugno al 31 maggio 2018 verrà messo a disposizione dei lavoratori della Epta Costan un welfare del valore di 350 euro. L’importo comprende anche i 100 euro previsti dal nuovo contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici siglato l’anno scorso. Il welfare sarà attivabile con una piattaforma informatica che l’azienda metterà a disposizione nelle prossime settimane dei propri lavoratori. Lavoratori che dovranno indicare quindi di che tipo di servizi vorranno usufruire: si va da corsi di formazione ai servizi di assistenza domiciliare alla baby sitter, insomma un’ampia gamma di opportunità.

«Quella del welfare per il comparto metalmeccanico si tratta di una vera novità che per la prima volta vediamo partire. E che insieme al premio di risultato che siamo riusciti a mantenere va ad aggiungersi al reddito».

Paola Dall’Anese

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi