Alla “Due più due” di Tai un nuovo e giovane gestore

PIEVE DI CADORE. La pizzeria due + due di Tai, posta sulla strada di Alemagna all’uscita del centro abitato verso Cortina, da sabato scorso ha riaperto i battenti con un nuovo gestore: Nicola Tormen, un trentenne di Calalzo.
Il due + due è uno dei locali storici di Tai ed era chiuso dalla fine di settembre. La sua riapertura è un segno della volontà dei giovani cadorini di prendere in mano il proprio futuro, anche economico. In meno di un mese da quando è subentrato alla gestione Gaccione, Tormen è riuscito a rinnovare l’ambiente e riprendere l’attività. «Per il momento - racconta - faremo solo pizze, di tutti i tipi, ma solo con materiale di alta qualità. Prenda la farina, ad esempio, usiamo solo quella prodotta dal Molino Quaglia di Este, che per macinare il grano utilizza ancora la pietra. Si ottiene una farina che è eccezionale e che chi ama la pizza tradizionale apprezza molto, come viene apprezzata anche da molti pizzaioli perché assorbe meglio l’acqua. Tutti gli ingredienti sono di qualità, compresa la mozzarella di bufala».
Come fa a conoscere questi particolari?
«Anche se sono giovane ho alle mie spalle dell’esperienza acquisita lavorando in varie pizzerie, ad iniziare dal Gringo di Calalzo e poi al Bel Sit di Valle. In questi due locali ho trovato delle persone che mi hanno insegnato l’arte della pizza. Già avevo fatto la scuola Dolomieu a Longarone che mi ha dato la preparazione di base. Poi ho frequentato dei corsi a livello universitario di Quaglia di Este, dove ho ottenuto degli attestati. È per questo che conto di farmi una clientela grazie ad una pizza tradizionale a kilometro zero. Punto molto sul fatto che i clienti sappiano conoscere la qualità del prodotto».
Come mai ha scelto questo locale per partire?
«Sono arrivato alla gestione del New due + due, puntando sulla posizione strategica: lungo la strada che porta a Cortina, sempre molto frequentata e anche sul fatto di avere un bel parcheggio davanti».
Per il futuro? «Intanto pensiamo a soddisfare i clienti che amano la pizza. Punto molto sui giovani e sono aperto ad accettare anche gruppi. In futuro probabilmente potrei anche fare servizio di ristorante, come faceva la vecchia gestione del due + due». —
V.D.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi