Alla Dumia progetto di reinserimento grazie alll’agricoltura

FELTRE. La terra è fertile e le braccia restituite all'agricoltura hanno i muscoli e il vigore della determinazione. Sulle verdi pertinenze della Dumia, quella che è partita come ergoterapia per giovani che si liberano dalle dipendenze, si è trasformata in un orto dove c'è di tutto e di più per l'autoconsumo di ortaggi. Ma il valore aggiunto, per la Dumia, è quello del progetto per il futuro: possibili inserimenti lavorativi nel settore della coltivazione biologica, offerta dei prodotti al banchetto dell'agrimercato e alle mense scolastiche a chilometri zero, partecipazione della Dumia allo stand della sagra di san Matteo di novembre, realizzazione e attivazione di una fattoria didattica aperta alle scuole e ai soggetti diversamente abili.
E grazie alla presenza del consulente Mauro Flora, ecoagrotecnico di Trevignano, che appoggia e si spende per l'esperienza della Dumia, proprio in via Volturno potrebbe costituirsi il punto di riferimento per la trentina di famiglie alle quali sono stati assegnati tredici ettari di terreno, con bando comunale relativo al progetto “fattoria sociale”.
La traccia di una programmazione strutturata fra privato sociale (Dumia) e Comune di Feltre è stata recepita ieri, quando l'assessore Valter Bonan accompagnato dal tecnico comunale Paolo Rold, ha fatto visita al mega orto biologico di via Volturno, con i giovani ospiti al lavoro e con l'équipe della comunità terapeutica residenziale: il presidente Jacopo Polli, il direttore Manuel Noal e l'educatrice Daniela Pizzaia. Il terreno si rivela fecondo per le coltivazioni, ha spiegato l'agrotecnico Mauro Flora, illustrando anche tutti gli accorgimenti adottati per garantire l'equilibrio dell'eco-sistema, a vantaggio dell'ambiente e dei prodotti, che coinvolge anche i microrganismi e valorizza l'azione di insetti e di altri animali.
La coltivazione in atto che ha garantito finora l'intero fabbisogno della comunità e che specializza la coltura del topinambur (tubero dalle spiccate proprietà gastro-protettive), è in sintonia, ha detto l'assessore Valter Bonan con il nuovo regolamento di polizia rurale del Comune «che punta alla conversione al biologico anche delle colture semintensive, per la tutela del territorio». Ma è la funzione primariamente sociale, quella degli inserimenti al lavoro di soggetti svantaggiati, che si privilegia alla Dumia, ha sottolineato il presidente Polli. Ed è su questo che si è chiesta e ottenuta una collaborazione con il Comune per far crescere il progetto anche nel settore della commercializzazione o della fornitura di prodotti. (l.m.)
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