Alla Fedon Spa accordo per la solidarietà

Pieve d’Alpago. Firmato con i sindacati: i lavoratori doneranno un’ora di lavoro a chi è rimasto a casa

PIEVE D’ALPAGO. Firmato il primo ottobre scorso il primo accordo aziendale alla Giorgio Fedon & Figli Spa a favore del fondo Rete di solidarietà bellunese, quel fondo istituito dai sindacati insieme con le associazioni produttive e il Consorzio Bim Piave che servirà per dare un aiuto ai bellunesi rimasti senza un lavoro e in grave difficoltà economica.

«Questo accordo», precisa Milena Cesca dell Femca Cisl a nome anche della collega della Filctgem Cgil, Denise Casanova, «consente di devolvere una quota della retribuzione, a discrezione del lavoratore, al fondo di solidarietà. I lavoratori si troveranno nella busta paga ricevuta in questi giorni una delega che dovranno compilare, indicando quante ore intendono farsi detrarre a questo scopo, dallo stipendio di ottobre e che l’azienda è stata incaricata di raccogliere e poi devolvere direttamente al fondo».

Ma non finisce qui. «L’impresa si è detta disponibile», continua Cesca, «a versare anch’essa una quota pari almeno a quella che sarà versata dai suoi dipendenti».

L’azienda, infine, rendiconterà ai sindacati quante sono state le ore e quanti i soldi devoluti, così da avere un report dell’iniziativa.

Questa autotassazione sarà una tantum. Secondo quanto previsto dall’accordo, il minimo richiesto ai lavoratori è un’ora di lavoro da devolvere. «Si tratta di un’iniziativa su base volontaria, per cui non c’è alcun obbligo da parte dei dipendenti di devolvere l’ora di lavoro», precisano i sindacati. «Abbiamo apprezzato questa disponibilità perché siamo consapevoli della volontarietà dell’iniziativa e siamo consapevoli anche del momento difficile che sta vivendo la nostra provincia. Ci auguriamo che questa prima esperienza apra la strada ad analoghe condivisioni con altre aziende. Lo spirito del Fondo, infatti, è quello di coinvolgere il maggior numero di persone e quindi anche di lavoratori e aziende ad assumere un comportamento solidale nei confronti di cittadini del nostro territorio che oggi si trovano in grave difficoltà», sottolinea la rappresentante della Femca Cisl.

Ad oggi alla Fedon Spa di Pieve d’Alpago lavorano circa 200 dipendenti.

Il fondo, partito ancora all’inizio dell’estate scorsa, ha già raccolto alcune centinaia di migliaia di euro e la settimana prossima dovrebbero essere erogati i primi aiuti alle centinaia di bellunesi che sono stati individuati in questi mesi come rispondenti alle caratteristiche richieste dal fondo di solidarietà. Si tratta di persone rimaste senza un impiego, senza un reddito per poter mantenere la famiglia. «Certo si tratta di un piccolo aiuto in questi momenti, ma speriamo possa essere un supporto per superare l’impasse»

Paola Dall’Anese

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