Alla Gaggia Lante le rette per gli utenti rimangono invariate
BELLUNO. Rette bloccate in casa di riposo. Nessun aumento previsto per quest'anno, nemmeno l'adeguamento Istat. Il Comune ha approvato le tariffe nell'ultima giunta di marzo. È la prima volta, nel passato recente, che le rette non subiscono ritocchi. «È tutto frutto della politica che abbiamo avviato quando ci siamo insediati», spiega l'assessore al sociale Valentina Tomasi. «Abbiamo fatto un gran lavoro negli anni scorsi per avere delle tariffe corrette, che permettano di coprire i costi del servizio reso».
Il Comune interviene per calmierare le rette, aiutando quei cittadini che non riescono a pagare. Negli anni le tariffe sono state profondamente modificate, perché si è voluto cercare di renderle più eque. Sulla base del principio che “chi più ha più spende”, sono state aumentate le rette per alcune fasce di reddito, ma sono state al contempo ridotte per chi ha una capacità contributiva limitata.
«Avremmo voluto aggiungere maggiore progressività, abbassando alcune rette, ma non ci siamo riusciti quest'anno perché manca l'interpretazione corretta del nuovo Isee», continua la Tomasi. Prevede diversi cambiamenti, ma la conferenza dei sindaci dell'Usl 1 deve ancora licenziare il documento che fissa l'interpretazione definitiva. Dunque bisognerà attendere il prossimo anno per vedere qualche modifica in tal senso. La soddisfazione dell'assessore però è palpabile: «Siamo arrivati al traguardo. Oggi le tariffe coprono il costo del servizio, e per questa ragione siamo riusciti a non aumentarle. Sono molto soddisfatta del percorso che è stato fatto».
Casa del Dottore, alloggi per tutti. L'altro percorso sul quale ha lavorato la Tomasi negli ultimi tempi è quello degli alloggi sociali. Alla Casa del Dottore di Castion ce ne sono cinque, abitati da anziani soli seguiti dai servizi sociali. Fra due anni potrebbero ospitare anche genitori single, con o senza figli in affidamento, oppure a giovani, singoli o in coppia.
«La società è cambiata negli ultimi anni, e noi dobbiamo dare risposte a tutta la popolazione», spiega l'assessore. «Oggi le categorie deboli e bisognose di un aiuto sono molto più numerose di un tempo». Ci sono i giovani con contratti di lavoro precari, ci sono i genitori single, con redditi bassi. Dal 2018 anche loro potrebbero trovare ospitalità alla Casa del Dottore, dove gli affitti sono calmierati e comprendono le spese (si pagano 410 euro per gli alloggi singoli, 451 per quelli doppi ad uso singolo).
Con la delibera votata dalla giunta a fine marzo è stato stipulato un contratto biennale con gli attuali inquilini: «Nessuno sarà mandato via», precisa la Tomasi, «ma allo scadere del contratto sarà rivalutato il progetto di assistenza sociale individuale».
Oltre all'autosufficienza della persona, sarà considerato il suo reddito, che non potrà superare un certo limite. Ogni caso sarà comunque valutato singolarmente.
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