Alla Wanbao Acc boom di ordini: «Ma il personale scarseggia»
«Assumere parte dei 79 lavoratori licenziati e avviare un piano concreto di investimenti per scongiurare un futuro incerto per la Wanbao Acc di Borgo Valbelluna». È quello che chiede la Uilm di Belluno, che ieri ha voluto tracciare un primo bilancio dell’attività della fabbrica zumellese. Fabbrica che in questi mesi, secondo quanto affermano le rsu della stessa sigla sindacale, sta investendo nella messa in sicurezza dei macchinari, «su un laboratorio acustico e anche sull’abbigliamento dei lavoratori».
Da qualche settimana, infatti, l’azienda ha chiesto di aumentare le ore di lavoro ai dipendenti per far fronte ad un aumento degli ordini. Ma purtroppo tra malattie, qualche rinuncia e altro, si fatica ogni giorno a trovare i volontari disposti a fare gli straordinari. E così per la fabbrica diventa difficile far fronte alle richieste dei clienti. «Circa l’80% dei dipendenti sta lavorando con orario straordinario», precisa Massimo Busetti, rsu Uilm della Wanbao, «ma è ancora poco. Per questo ribadiamo la necessità di assumere nuovo personale, andandolo a prendere tra quei 79 che sono stati licenziati a settembre, offrendo un reddito, seppur temporaneo, a chi ora non ce l’ha».
A sostenere la necessità di aprire un tavolo aziendale per discutere di questo e di un piano industriale che possa rilanciare l’azienda è il coordinatore regionale della Uilm, Carlo Biasin. «Serve un piano industriale solido per dare una prospettiva altrettanto sicura alla fabbrica, altrimenti rischiamo di andare incontro a un altro taglio di personale. Serve un prodotto competitivo per poter reggere il confronto con gli altri competitor», ha detto Biasin.
Gli fanno eco Osman Najib e Loris Roncen delle rsu Uilm: «Se l’azienda mette davanti una proposta concreta, gli ex lavoratori saranno ben contenti di tornare in azione. Come Uilm stiamo cercando di condurre questa trattativa».
«Vogliamo capire quali sono gli obiettivi e le intenzioni dell’azienda», sottolinea ancora Biasin. E Busetti rilancia il coinvolgimento del territorio in questa partita. «Chiedo ai candidati a sindaco del nuovo comune Borgo Valbelluna di differenziarsi dagli altri politici e di informarsi su nomi e indirizzi di quei lavoratori che sono rimasti senza impiego affinché si prendano carico di queste persone. Sia il deputato Federico D’Incà che il vice premier Luigi Di Maio ci hanno promesso il loro supporto, il loro aiuto, ma ad oggi non abbiamo visto nulla. Per questo chiediamo ai candidati di prendere in mano la situazione per risolvere una vicenda che rischia di aggravarsi ulteriormente». —
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