Alla Wanbao di Mel turno sospeso per il caldo

Mel. Ieri lo stop dalle 14 alle 22. Intanto dal ministero c’è l’ok alla proroga della cassa straordinaria per un altro anno
MEL. Produzione sospesa ieri dalle 14 alle 22 all’Acc Wanbao di Mel a causa delle elevate temperature. È la decisione che l’altro ieri ha preso la direzione della fabbrica visto che nei giorni scorsi qualche dipendente del turno pomeridiano aveva avuto problemi proprio per il gran caldo. A questo punto l’azienda ha deciso di applicare la sospensione nella giornata di ieri del turno del pomeriggio. La chiusura è stata poi considerata come cassa straordinaria. Attività regolare invece per i turni del mattino e della notte.


«Si tratta di una scelta di civiltà e di umanità», commenta Luciano Zaurito, segretario della Uilm di Belluno, «ed è importante che ci sia questa attenzione da parte dei datori di lavoro nei confronti dei loro dipendenti. Tutti dovrebbero considerare questo aspetto, tanto più in questi anni dove le temperature elevate interessano anche la provincia montana».


Ma questa non è la sola novità che riguarda lo stabilimento metalmeccanico dell’Acc Wanbao che quest’anno non chiuderà per ferie se non il solo giorno di Ferragosto. Infatti, mercoledì dal ministero del Lavoro è arrivata l’autorizzazione ad un altro anno di cassa integrazione straordinaria a partire dal primo ottobre prossimo. I sindacati di categoria da tempo si erano mobilitati per ottenere la proroga di 12 mesi dell’ammortizzatore sociale, dando così la possibilità all’azienda non solo di aumentare la produzione ma anche di evitare conseguentemente il ricorso alla mobilità. Un’operazione che non era così scontata visto che la normativa in materia limita i rinnovi della Cigs. Ma alla fine l’operazione è riuscita.


«Si tratta di una buona notizia», commenta ancora Zaurito, a cui fa eco Luca Zuccolotto segretario della Fiom Cgil: «Ora però anche la proprietà deve mettere a frutto quel nuovo prodotto così come prospettato dal piano industriale cercando nuove fette di mercato e permettendo quindi di ridurre il numero dei dipendenti in esubero». Esuberi che ammontano a 167.


L’anno in più a disposizione servirà quindi a queste persone, per frequentare i corsi di riqualificazione messi a disposizione dalla Regione e per fare i tirocini in altre fabbriche trovando, magari, nel frattempo, un nuovo impiego. «Ad oggi sono stati circa 22 le persone che hanno frequentato i primi corsi e che da settembre faranno i tirocini. E altri partiranno prossimamente dando quindi ai lavoratori l’opportunità di rimettersi in gioco».


Resta un po’ di preoccupazione, invece, per le dimissioni del responsabile di stabilimento, ingegner Marco Orefice. Il dirigente se ne andrà ai primi di settembre. «Si tratta di decisioni di cui prendiamo atto ma che non possono che preoccuparci perché non sappiamo da cosa sono state dettate e soprattutto chi verrà dopo», conclude Zaurito.


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