Allarme di Federfarma «La ricetta elettronica non funziona al meglio»
BELLUNO. «Il progetto Ecofarmacia è troppo vulnerabile, i medici di famiglia stampino sempre il promemoria bianco per i pazienti, altrimenti rischiamo di non poter più distribuire i farmaci».
A ridosso delle feste natalizie, Roberto Grubissa, presidente di Federfarma Belluno, ha scritto al prefetto Francesco Esposito per segnalare i problemi causati dal sistema informatico che porta alla ricetta dematerializzata e al futuro fascicolo elettronico sanitario.
«Tra il 22 e il 23 dicembre, ma anche nei primi giorni del 2019», precisa Grubissa, «molti farmacisti hanno subito un’interruzione forzata del servizio di erogazione dei medicinali, creando un disservizio importante per i pazienti. E questo a causa della piattaforma regionale che è rimasta bloccata per molte ore, impedendo al farmacista di leggere la prescrizione effettuata dal medico all’interno del sistema informatico Sar. Ciò ha creato un gravissimo disagio ai pazienti che necessitavano di farmaci indispensabili per le loro patologie e per chi, anche per le imminenti festività, aveva bisogno di farmaci per più giorni».
In città a subire qualche disagio è stata anche la farmacia Boco in via Rialto. «Ci siamo trovati con il sistema bloccato. Solo grazie alla collaborazione dei medici di famiglia, che abbiamo chiamato al telefono, siamo riusciti ad erogare ai loro pazienti i medicinali necessari. Senza codice della ricetta, infatti, non possiamo erogare il farmaco. Sappiamo che qualche farmacia è stata obbligata a mandare indietro alcuni clienti. È pertanto necessario che vengano sempre stampati i promemoria da parte dei medici di famiglia», precisa Athos Boco.
«L’assenza del promemoria cartaceo», scrive Grubissa al prefetto, «pone il paziente in condizioni di oggettive difficoltà nel momento in cui il sistema regionale non è accessibile per il blocco del server centrale regionale o di quelli locali sia, ma anche per la carenza del segnale internet. Quanto accaduto dimostra l’estrema vulnerabilità del sistema di dematerializzazione delle ricette. È chiaro che l’uso del promemoria avrebbe evitato gli spiacevoli inconvenienti già verificatisi in passato e non più tollerabili. Noi farmacisti dobbiamo ritenerci estranei ad ogni interruzione di servizio per malfunzionamento del sistema informatico». —
P.D.A.
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