Allarme povertà a Belluno: famiglie senza soldi per farmaci e cibo

Sono raddoppiate le richieste al Comune di buoni per comprare alimenti, medicine e legna, ma anche per pagare l’affitto

BELLUNO. Una crisi senza fine, che svuota i portafogli e costringe le famiglie a richiedere l’aiuto degli enti pubblici. Non è semplice, per chi si trova a non riuscire neanche a mettere in tavola una cena per grandi e piccoli, bussare alla porta del Comune, ma quando il frigorifero è vuoto, le bollette si accumulano, e non si riesce nemmeno a comprare un farmaco contro l’influenza, diventa inevitabile.

La fotografia scattata dai servizi sociali del Comune di Belluno nel 2017 è drammatica. Sono aumentate le persone che richiedono denaro e ticket alimentari, per i farmaci e per la legna con la quale riscaldare le proprie abitazioni (dalle 162 del 2016 alle 307 del 2017); sono più che raddoppiate le famiglie che hanno chiesto aiuto per pagare l’affitto (da 11 a 25). Gli utenti presi in carico dal servizio sociale erano 273 nel 2016, sono saliti a 372 (ma diventano 404 se si aggiungono le persone seguite senza interventi economici diretti) lo scorso anno.

Dati che riportano la comunità al 2015, mentre il 2016 aveva stupito per il calo delle richieste. «E questo nonostante strumenti come il Rei, la social card», spiega l’assessore Valentina Tomasi. «È difficile dare una lettura di questo aumento. L’anno scorso l’economia ha mostrato segnali di ripresa, ma evidentemente ci sono ancora molte persone che, perso il lavoro, faticano a trovarne un altro». La precarietà può aiutare a spiegare i numeri, così come il costo della vita, in costante aumento, e il fatto che l’anno scorso sono venuti a scadere molti ammortizzatori sociali per lavoratori di aziende che hanno chiuso due o tre anni fa.

«Individuare gli strumenti per intervenire». «L’aumento delle richieste di ticket è allarmante», spiega la Tomasi. «Nel 2017 abbiamo erogato 70 mila euro alle famiglie per pagare gli affitti e acquistare generi alimentari, farmaci, legna. Considerando che gli importi di ciascun intervento non sono molto elevati, significa che siamo intervenuti in moltissime situazioni difficili. E il dato ci costringe a fare una valutazione per individuare lo strumento più adeguato per risolvere queste situazioni».

È stato fatto, ad esempio, quando ci si è resi conto che molte famiglie non riuscivano a permettersi la spesa per lo sport per i propri figli. È nato così il Dote sport, che funziona con il meccanismo del bando «più dignitoso che venire a chiedere un aiuto economico al Comune. Capisco quanto sia angosciante per chiunque venire negli uffici a chiedere un sostegno. Dobbiamo pensare a come intervenire anche per le spese quotidiane». Un altro aiuto è stato dato con il Dote scuola, che consente ai nuclei con reddito basso di avere un sostegno nell’acquisto di libri e cancelleria.

Il problema degli affitti. Un altro dato su cui riflettere è quello legato all’aumento delle richieste di contributo per spese di alloggio. Il Comune ha aiutato otto persone nel 2016, spendendo 8.308 euro. Nel 2017 si sono rivolte ai servizi sociali 25 persone. Il Comune ha erogato loro, per pagare l’affitto, 27.027 euro. «Da tempo stiamo lavorando per trovare una soluzione al problema abitativo», segnala la Tomasi. «Sappiamo che l’affitto è una delle spese che incide maggiormente nel bilancio di una famiglia e abbiamo avviato progetti per aiutare chi è in difficoltà».

Cosa fa il Comune? Copre la morosità evitando che una famiglia venga sfrattata, paga il canone per le sistemazioni temporanee (magari per chi è in attesa dell’assegnazione di una casa Ater). Per le situazioni più delicate e complesse ci sono gli alloggi di emergenza. C’è poi il fondo sociale Ater, erogato dall’azienda per l’edilizia residenziale. Nel 2017 sono state aiutate otto famiglie, due in più rispetto al 2016, erogando 9.508 euro.

Gli aiuti per sport e scuola. Hanno dimostrato di funzionare Dote scuola e Dote sport, i bandi messi in campo dal Comune per aiutare le famiglie a pagare le spese per far fare sport a bambini e ragazzi, la cancelleria e i libri scolastici. Nel 2017 hanno usufruito del Dote sport, 92 famiglie (sette in più rispetto al 2016) e 131 minori (+7 rispetto all’anno precedente): il Comune ha erogato 28.789 euro. Dote scuola è stato avviato lo scorso anno e sono arrivate molte domande fuori termine. Ne hanno comunque usufruito 41 famiglie e 65 minori. Il Comune ha stanziato contributi per 11.380 euro.

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