Alleanza Massaro-Pd lunedì la decisione
BELLUNO. Prove tecniche di riunificazione. Belluno ancora una volta si candida ad essere laboratorio per le dinamiche interne al centrosinistra con il Pd che, mentre in tutta Italia si parla di scissioni, punta alla riunificazione. La prossima settimana è previsto l’incontro tra la delegazione del Partito Democratico e il sindaco Jacopo Massaro per parlare di alleanze in vista delle prossime amministrative.
L’incontro è fissato per lunedì. Il giorno successivo la delegazione Pd incaricata di fare da pontiere con l’ex capogruppo incontrerà l’assemblea cittadina, la quale è chiamata ad un verdetto. Potrebbero essere i giorni decisivi per capire se questo matrimonio “s’ha da fare” o se si rischia di ripetere il copione di cinque anni fa. In quel 2012 Belluno balzò alle cronache nazionali. Pochi anni dopo Matteo Renzi si impose, questa volta dentro al partito, brandendo il vessillo del rinnovamento. C’è un altro precedente, nella storia del Pd bellunese, che fa pensare che sulle Dolomiti le dinamiche interne al partito maturino con una velocità maggiore rispetto alla lenta evoluzione della politica romana. È il caso della scissione oggi in atto e che vede protagonisti alcuni nomi importanti della sinistra democratica. In Veneto si tratta di “big” come Flavio Zanonato, Piero Ruzzante, Davide Zoggia.
«Dispiace che escano» commenta Christian De Pellegrin, presidente del Pd di Belluno, «sia per il loro peso politico che per le loro competenze. Ma a Belluno la sinistra Pd segue Gianni Cuperlo sostenendo la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria Pd e di Giovanni Tonella alla segreteria regionale». «Bisogna scrivere una storia nuova» aggiunge Stefano Bellotto, segretario del Pd del Centro Cadore, «non restare legati a categorie vecchie».
Nessun effetto immediato, dunque, rispetto alla tempesta che sta attraversando il Pd nazionale e veneto. Qualche burrasca sulle Dolomiti c’era già stata: nel 2015 Renato Bressan ed alcuni esponenti del Pd locale avevano infatti abbandonato il partito per seguire il progetto di Pippo Civati. «Ora abbiamo superato quella fase» continua De Pellegrin, «potrebbe essere la nostra occasione di anticipare ancora una volta i tempi puntando alla riunificazione del centrosinistra. Con l’eccezione di Roma, le città che hanno scelto questa strada hanno portato a casa buoni risultati. Basta guardare Milano».
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