Alleanza tra Comune e Regione

Riuniti gli enti promotori della mostra sul Brustolon
L'incontro per la mostra di Brustolon
L'incontro per la mostra di Brustolon
BELLUNO. Per conoscere costi, numero delle opere esposte e giorno d'apertura è troppo presto. La mostra autunnale che Belluno dedicherà all'arte di Andrea Brustolon ha comunque gettato ieri le basi con la presentazione del comitato promotore e la celebrazione dell'alleanza tra Comune, Provincia e Regione, rappresentata a Belluno dal portavoce di Galan Franco Miracco. La Fondazione Cariverona benedice la collaborazione con un contributo definito «fondamentale» e il sindaco Prade guarda al Brustolon come all'«inizio di un viaggio lungo almeno 4 anni».


Il punto fermo dovrebbe essere il cubo ideato da Botta in Crepadona, l'intenzione è di dare «alla cultura una programmazione a lungo termine, attenta alla valorizzazione delle risorse locali, alle ricadute anche turistiche sul territorio, alla distribuzione degli investimenti».


Per Brustolon, il comitato promotore si completa con il contributo di Villaggio Globale e della soprintendente Anna Maria Spiazzi e con la partecipazione della diocesi di Belluno-Feltre. La mostra chiamata a raccogliere l'eredità del Tiziano presenterà arredi barocchi e complementi d'interni nobiliari accanto ad altari e suppellettili sacre e si dividerà tra la Crepadona e le puntate nelle chiese di S.Stefano e S.Pietro, al museo Diocesano a Feltre e verso altri luoghi che conservano le testimonianze dell'intagliatore bellunese. Come è stato per il divin pittore, i percorsi espositivi saranno affiancati da proposte didattiche, programmi di riscoperta e recupero delle opere, iniziative che legano l'artista al territorio: una rete di itinerari inserita su un progetto che costruirà la mostra come un'opportunità di ammirare i capolavori di Brustolon dopo averne osservato i disegni preparatori (molti al Museo Civico bellunese, altra tappa della rassegna) e i bozzetti in terracotta.


«Sarà un successo», è la previsione della Spiazzi, «perché corona restauri del Brustolon avviati negli anni '80 ed enfatizzati dalla parallela rivalutazione della scultura lignea. Ho due desideri: che sia un'esposizione amata dai bellunesi e che inserisca Belluno nel sistema culturale veneto». La vice presidente della Provincia Claudia Bettiol vede la mostra come un trampolino per «dialogare con una platea nazionale, specie nel 2008 anno del design». E don Mazzorana sente il «respiro europeo» che, con «Brustolon e Sebastiano Ricci» coinvolgeva Belluno tra '600 e '700».


L'intesa fra gli enti c'è, la sottolinea la Bettiol augurandosi che l'impegno di tutti scavalchi «gli ostacoli ideologici». Prade puntualizza gli apporti di Regione e Fondazione Cariverona («Senza di loro non si farebbero mostre») e spera «di aprire il cuore dei nostri imprenditori». Più avanti, potrà arrivare il sì di Botta: «L'abbiamo invitato a curare, dopo Tiziano, l'allestimento del Brustolon», conferma l'assessore Maria Grazia Passuello, «Ci ha ringraziato, ha detto di esser rimasto legato a Belluno. Darà una risposta dopo aver visto l'elenco delle opere in esposizione».

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