Alleghe, De Biasio lascia: «Così non si va avanti»
ALLEGHE
Colleghi sindaci poco generosi e solidali, Stato ingiusto, burocrazia soffocante, bandi impossibili da vincere. Questo ed altro compone il “J’accuse” del sindaco di Alleghe, Siro De Biasio, che annuncia: «Ho fatto il 100%, ma ora lascio». Dopo quarant’anni di vita amministrativa, gli ultimi cinque da sindaco e in giunta in Unione montana agordina, Siro De Biasio getta la spugna. Un modo di dire che, di fronte alla sua lettera, appare davvero calzante.
«Quando apro il giornale e leggo che alcuni colleghi sono sommersi dai soldi dei Fondi di Confine e non sanno più cosa inventare per utilizzarli ed io non ho nemmeno i soldi per aggiustare gli asfalti a primavera (benedetti quei 40 mila euro ai piccoli Comuni)», esordisce De Biasio, «quando vedo pochi atti di generosità da parte dei colleghi più fortunati, quando sono costretto a rinunciare a 314 mila euro annui per il patto di solidarietà per i Comuni cosiddetti “spreconi” che oltretutto sono premiati nelle graduatorie dei bandi, quando raccolgo tributi per fare in gran parte l’esattore dello Stato, quando la burocrazia ti soffoca sempre più e quasi ogni anno ti cambia le normative per rendere tutto più difficile e più complicato (un esempio? In cinque anni non ho avuto la possibilità di fare un mutuo di nemmeno 100 euro), quando ti rendi conto che vorresti fare tante cose e hai partecipato ad almeno una quindicina di avvisi o bandi pubblici e non sei riuscito ad ottenere il finanziamento per una sola opera. Ecco quando verifichi tutto ciò, ti cadono le braccia».
Temi che De Biasio ha sollevato più volte in questi cinque anni, sperando di riuscire a smuovere qualcosa, in primis nella ripartizione dei Fondi di confine. Invano. Ora il vaso è pieno e lui non ha rimpianti. «Dove ho operato ho sempre dato il 100% e lo darò fino all’ultimo giorno in cui sarò sindaco di Alleghe», dice, «ma penso che in futuro non riuscirei più a dare tutto quello che vorrei. Per me fare il sindaco è significato mettermi per cinque anni al servizio dei cittadini. Credo di essere stato sempre presente e disponibile verso chiunque. Non ho affisso orari per il ricevimento dei cittadini perché sono stato disponibile sempre, 24 ore su 24 per qualsiasi necessità».
«Voglio ringraziare tutti gli amministratori per il sostegno e l’impegno profuso, compresa la minoranza, sempre propositiva. Ringrazio la segretaria comunale, il mio vice Franco Dell’Olivo, i consiglieri Valerio, Alessandro, Gianluca, Gianpaolo, Marco, Paola e tutti coloro che mi sono stati vicini e mi hanno supportato sempre in prima persona nei momenti di difficoltà di fine ottobre ed in tutto il mio mandato».
De Biasio ringrazia anche tutti i dipendenti comunali e tutti quei concittadini che in questo periodo lo hanno contattato più volte incitandolo a ricandidarsi. Ma la decisione ormai è presa. «Ho compiuto 70 anni», conclude, «40 li ho spesi nella pubblica amministrazione e credo sia giunto il momento di lasciare spazio alle nuove generazioni. Oggi fare il sindaco in maniera seria e responsabile significa essere praticamente assenti dai propri cari. Io, per tanti anni, troppo spesso sono stato assente e penso sia giunto il momento di occuparmi anche di loro».
«Ho cercato di comportarmi come un buon padre di famiglia», chiude, «attento alle necessità dei miei concittadini, purtroppo non sempre ci sono riuscito come avrei voluto e mi dispiace. Sono certo di lasciare il Comune in buona salute finanziaria e con qualche prospettiva migliore per i prossimi anni e auguro a chi mi sostituirà buon lavoro». —
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