«Alleghe dice no, facciamo noi le terme»

Il sindaco di Rocca Pietore pronto a raccogliere il progetto abbandonato dai “vicini”: «Vogliamo rivitalizzare Saviner»
Alleghe gennaio 2005, caprile, panorama.
Alleghe gennaio 2005, caprile, panorama.

 ROCCA PIETORE. «Guai a pensare che quel progetto sia morto e sepolto, se Alleghe non lo vuole noi invece siamo interessati a discuterne».

A dire tutto ciò è il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, che, seppur a livello ancora teorico, raccoglie l'idea del centro termale scartata dalla collega di Alleghe, Gloria Pianezze, e la sposta a Saviner, nel territorio comunale di sua competenza.

Insomma, in buona sostanza, è come dire che se Alleghe non è interessato alla cosa i vicini invece lo sono, eccome.

«La sorgente da cui sgorga l'acqua solforosa – spiega De Bernardin – è situata a Caprile in Comune di Alleghe, ma è lontana pochi metri dal confine con Rocca, anzi per raggiungerla bisogna entrare nel nostro territorio. Diciamo che la sentiamo parecchio nostra, ecco».

Ma non ci sono solo motivi “sentimentali” alla base del ragionamento di De Bernardin che pare invece piuttosto stuzzicato dalla possibilità di rivitalizzare una frazione che non sta vivendo un periodo felice. «Saviner – spiega infatti – è una località vicinissima a Caprile, anzi diciamo che è quasi un tutt'uno senza soluzioni di continuità, e che oggi è un po' in difficoltà. Ebbene: l'idea di realizzare lì il centro termale potrebbe essere un'ipotesi interessante anche perché non tutti possono vantare queste occasioni». L'acqua in oggetto, portata a Caprile attraverso una condotta di due chilometri, secondo gli studi effettuati dall'Università di Padova e dall'Usl 1 ha infatti ottime potenzialità sia in campo dermatologico che nel ramo dell'otorinolaringoiatria. Per sfruttarle al massimo si era pensato a un tunnel sulfureo in vetro e acciaio lungo 25 metri per 5 di larghezza e altri 5 di altezza da posizionare nei pressi della passerella sul Cordevole.

De Bernardin è consapevole che le possibilità di accedere ai 500 mila euro che avrebbe garantito il progetto Interreg sono svanite con la mancata firma del sindaco di Alleghe che ha scatenato gli strali del consigliere di minoranza Floriano Pra, ma non per questo ritiene che l'idea del centro termale debba finire in un cassetto per sempre. «Certo – dice – in questo momento si può fare poco, ma la possibilità di portare le terme a Saviner di Rocca mi interessa. È necessario cominciare a ragionarci su per un prossimo fondo Interreg. Non si può assolutamente dare per scontato che il centro termale sia morto. È chiaro che il Comune non ha i soldi necessari nemmeno per cofinanziare l'opera, ma non per questo le possibilità di sviluppo vanno scartate».

Insomma, nel giro di pochi chilometri le valutazioni sull'opportunità di realizzare il centro termale cambiano. «Io non sto mettendo in discussione le scelte di Gloria Pianezze – spiega De Bernardin – lei e la sua giunta avranno fatto le valutazioni che hanno ritenuto più opportune. Dico solo che, per quanto ci riguarda, pensiamo che non sia il caso di stare fermi, ma occorra essere pronti a ripartire perché le nostre strutture alberghiere stanno soffrendo la concorrenza con quelle vicine».

Il sindaco di Rocca Pietore ha già ipotizzato anche il posto dove il tunnel potrebbe materializzarsi in futuro. «Tutta la destra orografica del Cordevole – dice – da Saviner a Santa Maria delle Grazie è nostra e lungo quel tratto ci sono varie aree utili dove poter eventualmente realizzare il centro termale».

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