Alleghe: vendite skipass, aumento del 2,5%

Sono calati i passaggi negli impianti ma è stata colpa del brutto tempo
ALLEGHE.
Primi bilanci della stagione con il segno più nel comprensorio sciistico del Civetta. Crescono del 2,5% le vendite degli skipass. Leggero calo, - 1% nei passaggi degli impianti, ma solo per colpa del maltempo dei dicembre. È sostanzialmente soddisfatto il presidente di "Alleghe Funivie" e del consorzio Dolomiti Stars, Sergio Prà, per l'andamento della stagione sciistica in riva al lago.

«I nostri dati» dice, «sono in linea con quelli di Arabba (pubblicati domenica sul Corriere delle Alpi n.d.r.). Anche noi abbiamo registrato un calo fino a Natale, che cadeva male nel calendario, per poi recuperare dal 27 e 28 di dicembre e a gennaio. Il maltempo poi ha influito per la sua parte. Noi qui ad Alleghe lavoriamo molto con i pendolari e se c'è brutto tempo stanno a casa».

Previsioni sbagliate.
I turisti sono sempre più meteo-dipendenti. Lo ha fatto notare il presidente dei funiviari veneti Renzo Minella, che ieri ha criticato duramente l'Arpav per aver sbagliato le previsioni dell'ultimo fine settimana. I bollettini davano neve. Invece in montagna splendeva il sole. Ma pochi, secondo Minella, ne avrebbero potuto godere, perché i più sarebbero rimasti a casa spaventati dall'incubo neve. «Purtroppo questi sbagli penalizzano molto il nostro compresorio», rintuzza Prà. «I pendolari guardano molto le previsioni meteo e si muovono di conseguenza». La crisi c'é. Nonostante i numeri segnino un provvisorio bilancio positivo, la crisi sulla neve c'è. E si sente. «Soprattutto nei consumi», continua Prà. «La gente è diventata molto più oculata nelle spese. Anche nell'acquisto degli skipass. Ad esempio se si prevede brutto tempo, compra un biglietto che vale per meno giorni. Prima della crisi questo non succedeva».

Piste sempre più internazionali.
Sulle piste di Alleghe si comincia a sentire parlare spagnolo ed anche lituano. Sono i primi effetti delle massicce campagne di promozione turistica avviate da Dolomiti Stars. «I risultati di questo lavoro si vedono a distanza di qualche anno», spiega ancora il presidente. Il 55% della nostra clientela è rappresentata dagli italiani. Il resto ormai sono polacchi. Ma si stanno affacciando anche gli spagnoli. Durante l'Epifania abbiamo avuto nei nostri alberghi turisti dal Belgio e perfino dalla Lituania. Quest'ultimo è un piccolo stato, ma ha delle potenzialità. Certo alla fine sono piccoli numeri, ma vanno molto bene per coprire i "buchi" lasciati dagli italiani. Nel complesso comunque si vede che qualcosa di nuovo si muove sul mercato». Le prospettive per le settimane bianche sono buone. Ma sul Civetta non si potrà aprire l'uovo sugli sci. Gli impianti chiuderanno il 4 aprile. Pasqua è troppo "alta".

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