Allevamento di daini nel mirino dei lupi: uccisi cinque animali

Brutta sorpresa lunedì mattina per un allevatore di Tambre

TAMBRE

Brutta sorpresa lunedì mattina per un allevatore di daini di Tambre. Due lupi, introdottisi nottetempo nel recinto dove erano custoditi 16 animali, ne hanno uccisi cinque in un solo raid. . «Non mi era mai successo prima», ha spiegato Loris Bona, di professione falegname, che impiega i daini soprattutto per mantenere pulito dalla vegetazione quel tratto scosceso della sua proprietà, tra Tambre a All’O, come ha fatto suo padre per vent’anni: «Ho trovato i primi due daini riversi all’ingresso, ma non ho pensato subito al lupo. Poi, esplorando il campo, ne ho trovati altri tre e allora ho chiamato la polizia provinciale».

Sono stati gli agenti, in base ai rilevamenti effettuati sul posto, ad assegnare ai lupi la paternità dell’accaduto, sia in base alle impronte che al modus operandi.

Di cinque animali uccisi (sono stati azzannati al collo e al posteriore), uno soltanto è stato oggetto del pasto: i lupi hanno sventrato l’animale, mantenendo intatto il sacco delle interiora e dedicandosi a mangiare il fegato e altri organi. «Si pensa che possa essere stata una madre con il piccolo», ipotizza Bona, che ieri mattina si è recato con i medici veterinari dell’Usl a seppellire gli animali uccisi e conta di poter essere risarcito per il danno subito.

I lupi pare siano entrati attraverso la rete di protezione, alta due metri e con del filo spinato. In un punto c’è un piccolo varco causato da uno smottamento dovuto ai temporali degli ultimi giorni.

Fortunato Calvi, ex assessore di Farra e abitante a Spert, alle porte del Cansiglio, fa notare come il fatto sia accaduto in mezzo alle case, in una zona di Tambre che di fatto è centro abitato. Finora assalti da parte della fauna selvatica erano successi, anche con una certa frequenza, solo in zone periferiche della conca alpagota, a danno soprattutto di ovini e asini. E si era indagato anche su possibili assalti da parte degli orsi, soprattutto ai pollai e alle produzioni di miele.

Questo modo di agire da parte del lupo, sempre più confidente e non solo in Alpago, fa discutere i residenti, anche se non si segnalano da tantissimi anni attacchi del lupo all’uomo.

Il Cansiglio è una zona dove la popolazione della fauna selvatica è da tempo in crescita e la sua gestione ha rappresentato negli ultimi anni uno dei problemi non ancora giunti a una soluzione. –

 

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