Allo stadio di Feltre col Daspo: ultras condannato

Il tifoso del Treviso non poteva assistere a eventi sportivi per cinque anni ma è stato fotografato allo Zugni Tauro
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FELTRE. Ha il “Daspo” ma va allo stadio. Se ne infischia del divieto di accedere alle manifestazioni sportive per cinque anni, emesso dal questore di Padova, e va a tifare Treviso con il proprio gruppo ultras, allo Zugni Tauro di Feltre. I carabinieri di servizio nell’impianto lo individuano, grazie a fotografie e filmati, e ieri mattina il 46enne di Maserada Massimo Pozzobon è stato condannato in abbreviato dal Tribunale di Belluno a otto mesi di reclusione e 8 mila euro di multa.

Il pm Tricoli aveva chiesto al giudice Scolozzi una maggiore severità, arrivando a un anno e quattro mesi con 15 mila euro, pur tenendo conto dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito alternativo. Inevitabilmente diverse le conclusioni dell’avvocato Adami.

Pozzobon aveva un Daspo a proprio carico, oltre ad alcuni precedenti di polizia per reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio, l’ordine pubblico e la normativa sulle armi. Nonostante il provvedimento della durata di cinque anni, che gli impedirebbe di entrare negli impianti sportivi, il 7 settembre 2014 l’uomo arriva a Feltre con gli amici di curva del Tenni, per vedere la partita del Treviso 2013 contro la Feltrese. È la prima giornata del campionato di Eccellenza 2014/2015 e finirà 2-1 per i granata feltrini, grazie alla doppietta di Mele, che risponderà nel secondo tempo al vantaggio trevigiano nel primo firmato da Conte su punizione.

I militari si accorgono della presenza dell’ultras e lo segnalano alla questura, che è deputata a occuparsi di questo tipo di provvedimenti. Il processo riguardava a sua presenza a Feltre, ma nel frattempo il provvedimento di divieto si è inasprito nei confronti di Pozzobon: gli anni sono saliti a otto. Il primo novembre infatti il Treviso giocava al Comunale di Sedico, dove il padrone di casa è il San Giorgio. La questura di Belluno racconta che, una ventina di minuti prima del calcio d’inizio, nei pressi dell’impianto aveva parcheggiato un pullman con a bordo una cinquantina di sostenitori trevigiani. Mentre la maggior parte di loro è entrata regolarmente, alcuni hanno deciso di non pagare il biglietto e rimanere fuori dai cancelli, stazionando a ridosso della recinzione metallica vicino all’ingresso. Da quella posizione, dopo aver rimosso parte della rete ombreggiante applicata alla recinzione, hanno seguito la partita.

I carabinieri della stazione di Sedico, impegnati nel servizio di ordine pubblico disposto dal questore di Belluno, hanno effettuato foto e filmati per l’identificazione di questi soggetti, in particolar modo quello di un tifoso che al termine della partita intavolava un’accesa discussione con alcuni giocatori del Treviso. Foto e video inviati alla Digos di Treviso hanno permesso d’identificare quel tifoso: era Pozzobon. Il questore Michele Morelli gli inasprirà così il Daspo.

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