Allo studio biglietti d’ingresso per i Brent de l’Art e per la Grotta Azzurra

Vertice in Prefettura con i sindaci di Trichiana e Mel sul tema sicurezza. Le amministrazioni chiedono copertura telefonica: «Serve per i soccorsi»

SINISTRA PIAVE

Garantire la copertura telefonica, mettere in campo un’attività informativa congiunta ancor più capillare, maggiori controlli. Sono alcune delle misure discusse ieri mattina in Prefettura a Belluno per garantire una frequentazione il più sicura possibile dei due gioielli della natura della Sinistra Piave, i Brent de l’Art e la Grotta azzurra.

Quello di ieri è stato solo il primo incontro: c’è infatti ancora parecchio lavoro da fare e sono diverse le questioni da dirimere, come quella relativa all’opportunità o meno di introdurre un biglietto d’ingresso. Non mancherà l’occasione di parlarne, visto che per Brent e Grotta azzurra è stato istituito un tavolo che si ritroverà in autunno a Palazzo dei Rettori, con Comuni, Genio civile, forze dell’ordine, Vigili del fuoco e Soccorso Alpino.

La riunione di ieri è stata voluta dai sindaci di Trichiana e Mel che, soprattutto nelle ultime settimane, non hanno nascosto la loro preoccupazione. I due siti naturalistici hanno avuto dallo scorso anno una grandissima risonanza sui social e sono presi d’assalto dai visitatori. «Il problema è che ci sono persone che programmano le visite con troppa leggerezza», commentano Fiorenza Da Canal e Stefano Cesa, «senza avere una benché minima conoscenza dei luoghi e ignorando i possibili rischi».

In poche parole, non è inconsueto vedere singoli e gruppi che si addentrano nel canyon dei Brent o nella Grotta azzurra con ciabatte da mare o infradito. Per i Brent il sindaco di Trichiana, qualche giorno fa, ha anche parlato di un “rischio Pollino”, mettendo in evidenza le analogie con il sito calabrese.

«Abbiamo esposto al prefetto le problematiche dei nostri territori, ricordando le procedure finora messe in atto, che continuano però a necessitare di modifiche», fanno presente Da Canal e Cesa, ieri in Prefettura con i rispettivi responsabili della Polizia locale. «Venerdì scorso abbiamo incontrato il Soccorso Alpino: una delle criticità emerse è l’assenza nei due luoghi della copertura telefonica. La Prefettura ha assicurato che ci darà una mano per avviare un’azione congiunta nei confronti delle compagnie telefoniche e garantire un minimo di segnale, in modo da poter chiamare i soccorsi in caso di emergenza».

Il sindaco di Mel ha sollevato il tema viabilità e parcheggi: l’unico parcheggio autorizzato per chi visita la Grotta azzurra è quello del Castello di Zumelle, «ma ci sono troppi turisti scorretti che non rispettano le indicazioni: numerose le sanzioni elevate dalla Polizia locale», commenta Cesa. «Il prefetto ha garantito supporto con altre forze dell’ordine». Su suggerimento del Soccorso Alpino le amministrazioni realizzeranno una pagina Facebook congiunta, con tutte le informazioni sui siti naturalistici, obblighi, divieti e norme da rispettare. Le ordinanze a firma dei due primi cittadini prevedono anche sanzioni amministrative, comprese tra un minimo di 25 e un massimo di 500 euro, per chi viola le disposizioni. Esclusa l’ipotesi di rendere accessibili le aree solo con visite guidate, si sta invece pensando a un biglietto d’ingresso. «Si pongono però due problemi», riflette Cesa, «da una parte la possibilità del Comune di mettere un ingresso a pagamento per terreni che sono anche del Demanio e privati; dall’altra il rischio che i visitatori, per evitare il biglietto, entrino cercando percorsi alternativi». —

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