Alloggi abusivi per il turismo «Servono controlli a tappeto»
belluno
«I Comuni devono smettere di sistemare autovelox ogni due chilometri, inizino a controllare chi affitta abusivamente appartamenti o altre strutture per turisti senza pagare tasse e imposte di soggiorno e senza denunciare gli occupanti».
Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno, prende posizione nei confronti dell’abusivismo turistico, soprattutto quello dei proprietari di appartamenti e di alloggi di vario tipo. Un fenomeno che sembra dilagare in Italia, ma anche in provincia di Belluno. «Quantificare la presenza del fenomeno non è facile, perché si tratta comunque di abusivi», precisa De Cassan, «ma sicuramente c’è anche qui. Per questo dobbiamo incentivare i controlli, anche se a essere necessaria è una normativa a livello nazionale che ponga delle regole chiare».
Il presidente di Federalberghi plaude alla Regione Veneto che si sta muovendo in questo senso, prevedendo l’obbligo per gli alloggi in locazione di seguire le prescrizioni urbanistiche, edilizie e igienico-sanitarie, le norme di sicurezza degli impianti e di esporre una targa identificava all’esterno dell’alloggio per consentire ai turisti l’individuazione della struttura destinata ad accoglierli.
Della necessità di normare questo settore si dice convinta anche Roberta Alverà, presidente degli albergatori di Cortina. «Non dimentichiamo che ne va di mezzo anche la sicurezza», sottolinea, «visto che queste strutture abusive non solo evitano di essere assoggettate alle tasse e all’imposta di soggiorno, ma non trasmettono neppure i dati alla Questura sui loro clienti. Anche a Cortina un tempo c’erano degli appartamenti che venivano affittati a livello turistico per alcuni periodi, ora, invece, vengono dati in gestione a società che raggranellano quanti più alloggi possibili per poi metterli in vendita sui siti web anche per un solo giorno. Serve una legislazione in materia, altrimenti il vuoto attuale non farà che dare spazio a queste pratiche scorrette e abusive».
Sulla sicurezza lo stesso De Cassan punta l’attenzione. «Noi albergatori siamo obbligati a registrare su un sito internet predefinito i nostri ospiti entro la mezzanotte del giorno di arrivo se uno si ferma un giorno, entro 24 ore per soggiorni più lunghi. E i controlli da parte delle forze dell’ordine avvengono in tempo reale, visto che, se tutto è a posto, si apre una luce verde, se ci sono dei dubbi una luce arancione, se la persona è ricercata allora la luce è rossa. Soltanto qualche tempo fa, dopo aver inserito i nomi di alcuni ospiti, ho ricevuto nel giro di 20 minuti la chiamata della Questura che necessitava di alcuni approfondimenti. Quindi il sistema funzione ed è valido per l’incolumità di tutti. Questo, però, gli alloggi abusivi non lo fanno. Noi non siamo contro chi usa le proprie case per i turisti, siamo contro coloro che non rispettano le regole», conclude De Cassan. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi