Alluvione: da Calalzo carico di solidarietà per Casalserugo
Il sindaco porta i viveri dei cadorini alle zone allagate
Venturini Da Col e il sindaco De Carlo alla partenza degli aiuti da Calalzo
CALALZO.
Il sindaco De Carlo e l'assessore Da Col scendono a Casalserugo (Padova) con un furgone carico di viveri e dichiarano «nella solidarietà il Cadore non tradisce». Una vera maratona di fratellanza: la gente è stata coinvolta nella raccolta di viveri ed il Comune di Calalzo ha utilizzato i fondi della vendita delle magliette "Orgoglio cadorino" per dare il proprio aiuto agli alluvionati. «In queste giornate critiche, che hanno martoriato il Veneto» dichiarano sindaco ed assessore «Calalzo ed il Cadore hanno offerto abiti e generi alimentari per Casalserugo, paese di 8000 anime in provincia di Padova, 800 delle quali sfollate». «Tutte le offerte hanno riempito un furgoncino» dichiara Da Col «ci siamo dovuti impegnare a trovare lo spazio per inserire gli ultimi aiuti». «I frutti concreti della solidarietà locale ci commuovono e ci rendono orgogliosi» aggiunge De Carlo «ringrazio tutti coloro che ci hanno donato pacchi di generi alimentari e di abiti». Sindaco e assessore si sono recati ieri mattina a Casalserugo: «Sabato abbiamo lanciato l'idea della raccolta, ma non ci aspettavamo una risposta del genere» dichiarano «ed invece, in poche ore, abbiamo riempito il furgoncino riuscendo in un'impresa che dà merito ancora una volta alla generosità dei cadorini, popolo pronto a spendersi in prima linea per aiutare chi è in difficoltà, oggi e nel passato». I generi alimentari sono stati acquistati anche con i 250 euro provenienti dall'incasso delle magliette "Orgoglio Cadorino", durante la recente "Festa d'Ottobre": «un'iniziativa che visto il successo e le richieste, sarà di sicuro replicata. Nella stessa occasione, abbiamo consegnato ai volontari del "Gruppo Antelao" di Protezione Civile altri 800 euro che serviranno all'acquisto di una pompa idrovora per emergenze idrogeologiche come quella del luglio dello scorso anno a Calalzo. A Casalserugo» aggiungono «abbiamo apprezzato la dignità della gente, che non perde tempo a protestare o lamentarsi, ma lavora per tornare ad una normalità che sarà molto difficile ritrovare. E' l'orgoglio veneto, quello che ha permesso al nostro popolo di arrivare alla grandezza e alla ricchezza in cui si trova; un popolo che nella difficoltà si unisce e cerca di uscirne, senza aspettare gli aiuti dall'esterno, ma dimostrando prima di tutto solidarietà tra tutte le proprie componenti. Non possiamo non ringraziare i cadorini che ci hanno aiutati a riempire il furgone di viveri». Questo volontariato «concreto, pronto ad aiutare chi è in difficoltà non è un'azione eroica: anzi, ci ha permesso di fare un bagno d'umiltà, ci aiuterà a crescere».
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