Alluvione, in arrivo oltre 95 milioni di euro

Oggi verranno consegnate ai sindaci le mappe del rischio per le valanghe. A Lozzo il secondo presidio operativo 

BELLUNO. I soldi per la tempesta Vaia? Col contagocce, ma arrivano. Ieri il Governo ha infatti stanziato altri 95,7 milioni di euro, dopo i primi 53, 5 milioni. La somma è destinata ad interventi di soccorso e assistenza, ma soprattutto (92, 1 milioni) per le misure di immediato sostegno al tessuto economico e sociale. La quota del Veneto potrebbe essere vicina ai 50 milioni: fanno parte del miliardo e 50 milioni che il presidente Luca Zaia ha ipotizzato in consiglio regionale come aiuto complessivo (ma non definitivo) da Roma. . Oggi, intanto, saranno consegnati ai sindaci, convocati nella sede del Genio Civile a Belluno i piani straordinari di protezione civile per 50 aree a rischio valanghivo ad Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, San Tomaso, Sovramonte e Zoppè. Dalla documentazione si passerà presto alla realizzazione delle barriere paramassi e soprattutto paravalanghe. Ci sono ben 640 immobili che hanno bisogno di un’urgente protezione; gli abitanti interessati sono un migliaio.

«Il rischio valanghe in questo momento è una priorità assoluta e la macchina regionale sta operando al massimo delle proprie energie per poter essere nelle condizioni di mettere in atto le necessarie misure di prevenzione» fa sapere il commissario delegato, Luca Zaia. La struttura commissariale, con il supporto del Centro Valanghe di Arpav, ha dato corso ad una ricognizione urgente delle situazioni potenzialmente a rischio valanghivo, che ha portato all’individuazione di 86 siti a monte di abitati e di viabilità comunali. Ben 50 di tali siti riguardano i sette Comuni citati. «Sono state mappate le aree maggiormente a rischio e, attraverso modelli matematici, sono state individuate le eventuali emergenze, a seconda dell’entità degli eventi meteorologici che potrebbero presentarsi – spiega Zaia –. Nell’ambito di tale percorso le strutture tecniche regionali hanno operato in stretto contatto con i Comuni, garantendo un trasferimento progressivo di informazioni finalizzate ad una gestione in sicurezza».

Ieri è entrato in funzione nella sede del Gal Alto Bellunese, in via Padre Marino, a Lozzo il secondo presidio operativo avanzato bellunese a supporto delle popolazioni colpite dal maltempo in Cadore e Comelico.

Si tratta di un punto di assistenza nel quale i tecnici delle amministrazioni comunali e degli enti locali delle aree interessate dal maltempo di fine ottobre troveranno a disposizione personale preparato. Hanno presenziato al taglio del nastro Fabrizio Stella, soggetto attuatore per il “Settore rilievo e opere agricolo-forestali” che garantisce l’operatività dello sportello, ed il presidente del Gal Alto Bellunese, Flaminio Da Deppo, oltre a sindaci e rappresentanti delle amministrazioni comunali del Comelico e del Cadore. L’apertura settimanale è prevista ogni giovedì 9-13 (0435 408063); o su appuntamento al n. 0437 7356325. —

Francesco Dal Mas

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