Almeno cinquemila alpini pronti a sfilare a Belluno

Nel ventennale dello scioglimento della Brigata Cadore, la sezione di Belluno dell’Ana organizza il tradizionale appuntamento per mantenere vivo il ricordo

BELLUNO. Vent’anni fa, fra lo stupore e la commozione di molti bellunesi (e non solo), venne sciolta la Brigata Alpina Cadore. Un pezzo di storia di Belluno se ne andò quel giorno, ma non è mai stata dimenticata. Anche grazie agli alpini stessi, che hanno sempre mantenuto vivo il ricordo della gloriosa Cadore.

Nel 1999 si svolse il primo raduno. Quest’anno ci sarà il quinto. Cade in un anniversario particolare, e così è saltata (per la seconda volta di fila) la sequenzialità che era stata stabilità nel ’99. Si era deciso di organizzare un raduno ogni cinque anni, ma nel 2013 cadevano due anniversari significativi: il cinquantesimo del disastro del Vajont che vide gli alpini protagonisti dei soccorsi, e della costituzione della Brigata. Così il quarto raduno venne anticipato di un anno.

Nel 2017 cade invece il ventennale dello scioglimento e non si poteva ignorarlo. La commissione coordinata dal presidente dell’Ana Belluno Angelo Da Borgo è al lavoro da novembre per mettere a punto tutti i dettagli. Gli alpini sono gente organizzata, che non lascia nulla al caso e infatti il programma è praticamente pronto.

Ci saranno mostre, concerti, la sfilata domenica mattina. Sarà riaperta la caserma Fantuzzi, la casa della Cadore. Il complesso è abbandonato a sè stesso, e spetterà agli alpini pulirlo da tutta l’erba e la boscaglia che sono cresciute all’interno. Fra qualche settimana inizieranno le operazioni di bonifica. Le stesse che vennero fatte nel 2013, per l’ultimo raduno organizzato. Per chi ha fatto la naja nella Cadore rientrare alla Fantuzzi significa essere travolti da un mare di ricordi, e la sezione cittadina dell’Ana ha voluto regalare anche quest’anno questa occasione alle penne nere. Ma anche a tutta la cittadinanza, perché chiunque potrà mangiare alla Fantuzzi da venerdì a domenica.

In città nel fine settimana dal 2 al 4 giugno sono attesi circa cinquemila alpini. Non mancheranno la fanfara dei Congedati e i “veci” alpini, che sfileranno con l’orgoglio di indossare il cappello con la lunga penna nera. Ci saranno i giovani e quelli che hanno ancora nel cuore la Cadore.

Per la città è un’occasione per ricordare il suo passato ma anche per farsi conoscere. Quattro anni fa Belluno si colorò con il tricolore: era appeso alle finestre, steso sulle ringhiere dei ponti, sventolato da adulti e bambini in piazza dei Martiri, al passaggio degli alpini in sfilata. Un bel colpo d’occhio, al quale la città è chiamata a prepararsi anche per questo quinto raduno.

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