Alpago, in sella senza casco: si schianta e muore

Gheorghe Ciul, 29 anni, ha perso la vita domenica sera. Il giovane lavorava come responsabile di sala al Dolada di Plois

ALPAGO. In sella allo scooter contro il muro di contenimento della strada che da Pieve d’Alpago porta al ristorante Dolada. Era senza il casco protettivo Gheorghe Ciul, “Giorgio” per gli amici e anche per i clienti del rinomato locale alpagoto.

Le 23 di domenica, il momento dello schianto che non ha coinvolto altre vetture: il giovane di 29 anni, di origini rumene ma residente a Pieve da tanti anni, era partito da casa sua, situata all’altezza della farmacia di Pieve, e stava percorrendo la strada verso il Dolada. Il locale a quell’ora era già chiuso (il riposo era iniziato verso le 17), probabilmente Ciul doveva prendere qualcosa e stava tornando su.

A circa metà strada, il giovane ha perso il controllo dello scooter Aprilia Sr 50, ed è finito contro il muro di contenimento a lato della strada: un impatto devastante, Giorgio Ciul ha battuto la testa, non indossava il casco. È morto praticamente sul colpo.

Alcuni conoscenti che lo stavano seguendo lungo quella stessa strada a bordo di alcune auto, si sono trovati davanti una scena incredibile: hanno chiamato i soccorsi immediatamente, hanno tentato qualcosa. Ma non c’è stato nulla da fare: gli stessi medici arrivati in ambulanza del San Martino non hanno potuto che constatare il decesso del giovane.

Sul luogo dell’incidente anche due mezzi dei vigili del fuoco e la pattuglia di carabinieri della stazione di Alpago per i rilievi.

L’incidente è avvenuto in maniera del tutto autonoma, gli stessi carabinieri della Compagnia diretta dal capitano Emanuela Cervellera, ricostruendo la dinamica, hanno escluso il coinvolgimento di altre auto.

Lo scooter è stato posto sotto sequestro da parte della procura, che ha avviato un fascicolo: si dovrà chiarire, semmai, se ci sia stato un guasto del mezzo o il motivo per cui Ciul abbia perso il controllo, posto che molto sembra sia da addebitare alla velocità.



Gheorghe Ciul da tansissimo tempo viveva in provincia: era nato a Boinesti, Satu Mare, in Romania, e aveva frequentato l’Istituto Alberghiero Ial di Aviano, in provincia di Pordenone. Da ormai dieci anni lavorava per il Dolada, dopo una piccola esperienza a Londra, sempre nel settore della ricettività alberghiera e nella ristorazione.

Al Dolada era arrivato giovanissimo, grazie a uno stage aziendale ed era rimasto sempre fedele ai proprietari che lo hanno praticamente cresciuto con loro, anche dal punto di vista professionale. Come un figlio, Gheorghe, che aveva acquisito abilità professionali che gli sono valse una responsabilità di sala del locale non indifferente e che lui svolgeva con elegante competenza. La clientela del Dolada ricorda benissimo “Giorgio”: per i modi di fare, per la capacità di gestire un locale “stellato” come il Dolada.

La tragedia ha sconvolto la comunità, amici e conoscenti: Giorgio Ciul lascia la compagna, di origini trevigiane, e due figli piccoli. Il 29enne si era stabilito a Pieve d’Alpago come residenza e abitazione. Ora si attende la data dei funerali per l’ultimo saluto.
 

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