Alpago: oltre trecento scosse in un mese
Le scuole hanno affrontato la prima mini-esercitazione di protezione civile
L’A27 nella zona del Fadalto
FARRA.
La prima esercitazione di protezione civile con mini evacuazione, l'hanno fatta ieri mattina, le scuole di Farra. Con i complimenti del sindaco Floriano De Pra, che non ne sapeva niente e che nelle stesse ore stava compiendo verificando che i piani di protezione civile fossero a norma.
«Sono stato in casa di riposo e nelle sedi di altri servizi, mi sono fatto rassicurare che i piani fossero presenti e che ci fosse la più ampia conoscenza». Il sindaco l'ha raccontato a margine del vertice del Comitato intercomunale di protezione civile svoltosi ieri sera a Vittorio Veneto e durante il quale è stata confermata la preoccupazione delle istituzioni regionali, in particolare proprio quelle della protezione civile, per quanto potrebbe accadere.
Non tanto a seguito delle micro vibrazioni, ma della sismicità della zona che è elevata, ovvero di categoria 2. Le microscosse hanno raggiunto ormai quota 320, in un solo mese; ce ne sono mezza dozzina al giorno, e solo pochissime sono avvertite dalla popolazione, attraverso i boati.
Al vertice vittoriese, si è deciso, da una parte, che il monitoraggio continuerà, almeno per due o tre settimane, come ha spiegato Pier Luigi Bragato, del Centro ricerche sismiche di Udine, e dall'altra che si darà alle stampe un vademecum che poi verrà consegnato a ciascun residente perché sappia come comportarsi in caso di calamità, soprattutto sismica. Nel corso della riunione, la Società Autostrade, l'Anas, le Ferrovie dello Stato, i servizi acquedottistici e del gas, l'Enel hanno rassicurato che stanno facendo le verifiche di stabilità delle loro infrastrutture. Ma l'ingegner Roberto Tonellato della Regione ha invitato i sindaci, responsabili diretti della Protezione civile, ad attivarsi perché le verifiche di staticità siano compiute, "al più presto", in tutti gli edifici comunitari, dalle case di riposo alle scuole, fino agli ospedali (nel caso di Vittorio Veneto).
«Imponete ai responsabili di queste istituzioni - è stato l'invito di Tonellato - a non perdere neppure un giorno di tempo in questa verifica. E là dove non riusciranno ad arrivare con le loro forze, potranno trovare sostegno nella Protezione civile». Tonellato, riportando i risultati del vertice svoltosi nel primo pomeriggio di ieri a Marghera, ha confermato che le microscosse arrivano da una profondità di mille metri, sotto Fadalto Basso piuttosto che sotto la Sella, e si materializzano in un'area di circa un chilometro e mezzo, quindi in più punti.
«I tecnici approfondiranno gli studi per capire la frequenza, la posizione, ma soprattutto l'intensità, per ora limitata al primo grado della scala Richter, in modo da decifrare gli sviluppi di questo fenomeno».
Nei prossimi giorni sarà in zona il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha insistito perché la vigilanza sul territorio sia il più possibile approfondita.
«Si tratta di affrontare questa tematica senza allarmismi, perché la paura è la condizione più sbagliata per assumere le decisioni più appropriate», ribadisce con forza Tonellato. Le prove di esercitazione popolare ai fini dell'evacuazione arriveranno più avanti, una volta che il vademecum raggiungerà ciascun residente. I vertici del Comitato di coordinamento continueranno nei prossimi giorni per assumere ulteriori iniziative.
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