Alpini, a Sovramonte in 277 per sistemare il territorio

Allestiti 12 cantieri lungo strade e alvei. Coinvolti i giovanissimi dei campi scuola di protezione civile: «Sono il futuro»

SOVRAMONTE. Dodici cantieri sparsi sul territorio, un campo base agli impianti sportivi, 277 volontari Ana impegnati per tutta la mattinata, affiancati anche da molti “civili”, cittadini del posto che si sono rimboccati le maniche per dare una mano alle tute arancioni con il cappello alpino a tagliare piante e a ripulire alvei.

L’esercitazione di protezione civile della sezione Ana Feltre, andata in scena ieri sull’altopiano, ha permesso di dare un contributo importante alla manutenzione del territorio sovramontino. «Ora i punti critici delle strade comunali e degli alvei sono risolti», ha commentato il sindaco Federico Dalla Torre dopo aver visitato i cantieri per il taglio e la rimozione di piante pericolanti o pericolose assieme al responsabile della protezione civile sovramontina, Maurizio Campigotto.

Un lavoro concreto nel presente fatto però anche guardando al futuro e alle nuove generazioni. Perché da una parte l’esercitazione di ieri ha fatto da prologo ad una giornata ambientale che, annuncia il sindaco, coinvolgerà gli alunni sovramontini l’ultimo giorno di scuola, con una iniziativa a misura di scolaro.

E perché dall’altra parte ieri hanno partecipato alla giornata anche i giovanissimi allievi del campo scuola di protezione civile dell’Ana Feltre, che saranno i volontari del futuro.

«Il coinvolgimento di 12 ragazzi che hanno fatto i campi scuola coordinati da Giovanni Boschet», ha sottolineato con soddisfazione il presidente della sezione Ana Feltre, Stefano Mariech, «è una ottima base di partenza per guardare al futuro. Lo dimostra il fatto che uno dei ragazzi del campo scuola, nel frattempo diventato maggiorenne, ha partecipato a uno dei cantieri come volontario a tutti gli effetti. È insomma un circolo virtuoso che collega il territorio, l’associazione, le istituzioni».

Ma l’esercitazione sezionale di ieri è stata anche un appuntamento importante per i 277 effettivi delle squadre di protezione civile Ana di tutto il Feltrino. «Per noi si è trattato di un momento di aggregazione», spiega Giorgio Bottegal, responsabile sezionale della protezione civile, «ma anche di formazione, di verifica e di miglioramento delle procedure operative e per l’uso delle attrezzature». «Ho constatato personalmente», sottolinea soddisfatto Mariech, «che in tutti i cantieri il personale era completamente attrezzato con i previsti dispositivi di protezione individuale».

Frutti positivi, insomma, di una giornata di lavoro sul territorio che poi è coronata con il rancio alpino nel capannone allestito agli impianti sportivi.

Stefano De Barba

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