Alpini, assemblea in memoria dei caduti del 7° in Afghanistan
Il comandante del Reggimento al raduno di San Pietro di Cadore. Nelle parole di uno dei caduti, l'Ana vede il futuro delle penne nere
S.PIETRO DI CADORE. «Quando la madre chiese a Gianmarco Manca, caporal maggiore di Alghero caduto in Afghanistan, perchè non volesse il trasferimento alla Brigata Sassari, la risposta fu: "Sono un alpino, voglio stare a Belluno". E' un esempio dello spirito che anima i nostri giovani militari provenienti da tutta Italia, che li fa rischiare anche la vita nelle operazioni all'estero in cui l'Italia è impegnata da molti anni». «E' lo spirito che ci fa sperare per il futuro del nostro paese ed anche per l'Ana». Così si è espresso il col. Paolo Sfarra, comandante del 7º Alpini, nell'assemblea dei delegati dell'Ana Cadore al prestigioso Palazzo Poli de Pol. Il momento culminante di una giornata nella quale non sono mancate le attestazioni di stima e apprezzamento per l'opera svolta dagli alpini cadorini. L'ampia e circostanziata relazione del presidente Antonio Cason ha toccato tutti gli aspetti rilevanti dell'attività svolta nell'anno 2010, con particolare riguardo alla protezione civile e allo sport, settori illustrati dai responsabili Luca Collovati e Leone Pampanin. Gli aspetti finanziari e di bilancio sono stati esposti dal segretario Antonio Toffoli che ha evidenziato per la prima volta dopo vari anni, una situazione contabile di leggero disavanzo, segno dei problemi dovuti all'aumento delle spese - vedi i costi per la spedizione del giornale sezionale - e alla riduzione dei contributi. Ma l'attenzione della platea è stata indirizzata dal presidente dell'assemblea Alfredo Comis e dallo stesso Cason, sul momento di crisi di quei valori che gli alpini hanno sempre rispettato e diffuso. Patria, tricolore, istituzioni, senso del dovere: riferimenti che purtroppo vedono quotidiani esempi di malcostume e indifferenza, anche ai livelli più alti. Gli alpini però non si rassegnano e continuano la loro opera per la comunità, a livello locale ed anche in occasioni più rilevanti, quando sono chiamati all'azione. Negli interventi di saluto, il ringraziamento del sindaco Silvano Pontil per l'impegno che l'Ana assicura sempre, senza voler apparire. Il presidente della Provincia Bottacin, complimentandosi con Cason e collaboratori, ha rassicurato sull'impegno dell'ente in favore della Protezione Civile: «Anche se è un momento di tagli non intendiamo certo limitare i fondi per un settore prioritario che vede la Provincia come ente di riferimento in caso di calamità. Gli alpini da sempre mettono in atto quel famoso pensiero di Kennedy sulla necessità di impegnarsi per il proprio Paese, prima di tutto». Dopo il saluto del vicesindaco di S.Stefano Paolo Tonon e dei rappresentanti delle sezioni consorelle di Belluno, Feltre e Valdobbiadene, il saluto del col. Sfarra, rientrato da un mese dall'Afghanistan e che verrà riconfermato alla guida del 7º. Il comandante ha voluto ringraziare l'Ana per l'affetto che circonda sempre il 7º Alpini. Grazie per i contributi economici che han finanziato 8 importanti progetti per la popolazione afghana, segno di attenzione e solidarietà che anima gli alpini.
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