Alpini, il trevigiano Crosato coordinatore del Triveneto
La nomina del presidente nazionale è arrivata l’altro ieri ma è temporanea Si attende di ricucire lo strappo creato dalle dimissioni del bellunese D’Incà
BELLUNO. È Bruno Crosato, responsabile di protezione civile dell’Ana di Treviso e uno dei bracci operativi del raduno nazionale del maggio scorso, il coordinatore del 3° raggruppamento Triveneto. Crosato prende il posto, ad interim, del bellunese Orazio D’Incà, che una settimana fa ha rassegnato le dimissioni.
La nomina da parte del presidente nazionale, Sebastiano Favero è arrivata l’altro ieri. «In questa fase abbiamo indicato il signor Crosato come referente, per non correre il pericolo di trovarci in un’emergenza senza avere il referente triveneto», tiene a precisare Favero che aggiunge: «Crosato ha una lunga esperienza nel campo della logistica e poi ha capacità e preparazione idonee per ricoprire questo ruolo».
Ancora, quindi, non è stato scelto il sostituto di D’Incà. Se all’inizio questa nomina sembrava arrivare in brevissimo tempo, ora non è così. D’altra parte il presidente nazionale delle penne nere deve tenere presente alcuni passaggi formali, vale a dire il confronto con tutti i presidenti delle sezioni Ana del Triveneto. Soltanto quando ci sarà stata questa interlocuzione e saranno usciti i possibili candidati all’incarico di coordinatore di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, allora Favero potrà indicare il prescelto.
Su Crosato c’è la stima e l’apprezzamento anche da parte dei capi sezione di Feltre, Belluno e Cadore anche se, da voci di corridoio, si sa che c’è ancora chi sta lavorando affinché lo strappo tra D’Incà e i vertici nazionali venga ricucito e che il bellunese possa tornare al suo posto, posto ricoperto per 13 anni.
Intanto, Crosato, che di emergenze ne ha vissute tante a partire dal terremoto del Friuli quando era militare, si trova a dover gestire una partita non proprio facile. Anzi piuttosto scomoda. E fa capire che questo incarico gli va un po’ stretto, proprio per le modalità con cui gli è stato conferito. «Il coordinatore del Triveneto deve essere eletto dopo aver sentito tutte le sezioni dell’area interessata. Solo così c’è la legittimazione dell’incarico. Non è bene che venga deciso dall’alto. Per questo il mio è un incarico provvisorio. Io sono vicino al magazzino della colonna mobile», dice semplicemente Crosato. «Quello che mi è stato dato è un compito impegnativo: gestire tutti gli alpini di un così vasto bacino non è una cosa da poco. Spero che si faccia presto il sostituto», conclude facendo capire che non desidererebbe essere confermato.
(p.d.a.)
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