Alpini in Afghanistan, successo delle operazioni
Si sono concluse «con successo» tre diverse operazioni congiunte dei militari italiani con quelli afgani finalizzate a garantire la sicurezza in diverse aree dell’ovest del Paese. Nella provincia di Herat, in particolare, è stata portata a termine l’operazione Grande Diga, che ha visto i militari italiani della Transition Support Unit Center (su base 7/o reggimento alpini di Belluno) al fianco dei colleghi dell’esercito afghano nel verificare le condizioni di sicurezza del cantiere della diga di Salma. Si tratta di un’infrastruttura strategica che da anni è nel mirino dei talebani, i quali, dopo averla danneggiata, cercano di comprometterne l’ultimazione dei lavori di rifacimento per destabilizzare la circostante area del distretto di Chisht-e Sharif e gettare discredito sulle forze di sicurezza locali. Contestualmente, nell’ambito delle attività volte a garantire la libertà di movimento lungo le principali strade, i militari italiani e afgani hanno portato a termine altre due operazioni congiunte: la prima, lungo la cosiddetta ’Ring Road’ (l’arteria che collega le maggiori città del paese), dalla base di ’Camp Zafar’ al passo di Sabzak; la seconda nel distretto Obeh, a supporto di un’unità della polizia locale. «Queste orazioni, portate a termine con successo - sottolineano al comando del contingente italiano - rappresentano un ulteriore significativo passo avanti delle forze di sicurezza afgane che si apprestano ad assumere la completa responsabilità della sicurezza del proprio Paese». La Tsu-C, attualmente su base 7 reggimento alpini di Belluno e comandata dal colonnello Stefano Mega, è l’unità di manovra del contingente militare italiano di stanza nell’ovest dell’Afghanistan che, in questa fase del delicato processo di transizione in atto, si occupa di fornire supporto e assistenza alle Afghan National Security Forces (Ansf) per garantire la sicurezza della provincia di Herat.
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