Alpini in pressing su caserma e polveriera. Per il Parco della Rimembranza, tempi lunghi
Sfila l’orgoglio alpino. E sono tante le penne nere che ieri hanno raccolto l’invito della sezione Ana di Feltre per il raduno del Btg Feltre e del Gruppo Artiglieria da Montagna Agordo. Un orgoglio che non è stato scalfito nemmeno dalla impossibilità di utilizzare la Caserma Zannettelli, non più sicura dopo la tempesta Vaia e quindi off-limit per le molte centinaia di persone presenti ieri alla cerimonia e alla successiva sfilata.
Il fine settimana va dunque in archivio con piena soddisfazione dei vertici della sezione, con una sempre più qualificata presenza al premio “Penna alpina per la nostra montagna” e la certezza che anche il raduno annuale del Btg Feltre è ormai entrato nel cuore di chi a Feltre ha fatto la naja. Ciò non toglie che i destini della caserma in primis e della polveriera di Cart restino in cima alle attenzioni degli alpini, che auspica che nel 2020 il raduno di luglio possa tornare tra le mura della Zannettelli. Tempi lunghi, invece, per il Parco della Rimembranza. La buona volontà di tutti si scontra con la burocrazia e le priorità: per una sistemazione definitiva se ne riparla nel 2021. Prima saranno eseguite solo manutenzioni ordinarie.
PARCO RIMEMBRANZA
Il verde pubblico viene dopo altre urgenze. Su questo il sindaco Perenzin è chiaro: “I cittadini sollecitano sia l’amministrazione comunale sia gli alpini per sapere i tempi di sistemazione. Giusto chiarire che fermo restando l’impegno di entrambi per sistemare i giardini pubblici se riparla più avanti. Basti sapere che dei 6,7 milioni di euro riportati dal Comune di Feltre, ne abbiamo affrontati per 1,2 milioni. C’è ancora tanto da fare. Gli alpini stanno facendo un lavoro encomiabile nella raccolta fondi. Dove non arriverà il loro contributo arriverà il Comune. Avvieremo la progettazione da parte dei nostri uffici, ma il verde pubblico non rappresenta un’emergenza assoluta. Verrà più avanti. Ritengo nel 2021. Nel frattempo cercheremo di tenerlo in ordine».
Nel progetto di spesa presentato dagli alpini si va oltre ai danni causati dalla tempesta. Nella lista, quindi, ci sono la recinzione, le ceppaie, la piantumazione di nuove piante, l’arredo urbano, la sistemazione della fontana, un impianto elettrico nuovo, un impianto di videosorveglianza.
CASERMA
«La nostra disponibilità è totale», afferma il presidente della sezione Stefano Mariech, «purtroppo l’attesa per l’approvazione del progetto del Comune e i danni causati da Vaia hanno causato l’indisponibilità dello stabile. Chissà che nel 2020 qualcosa si muova Ci confronteremo con il Comune per un eventuale supporto da parte nostra».
La situazione aggiornata la fa il sindaco Perenzin: «I danni causati da Vaia sono consistenti, soprattutto sulla palazzina che guarda via Assaba dove lo stabile ha imbarcato molta acqua. A novembre né l’esercito né i vigili del fuoco sono riusciti a fare nulla perché la quota del tetto è molto elevata e l’orditura della copertura è fragile. La perizia dettagliata fornitaci dall’ordine degli architetti di Belluno indica un costo di 168 mila euro solo per fare il ripasso dei tetti di cui circa un terzo solo per il solo costo le impalcature. L’obiettivo è eseguire l’intervento prima dell’inverno, anche se finora le assicurazioni non hanno risposto alle nostre richieste di risarcimento. La preoccupazione è che la struttura non possa superare un altro inverno».
POLVERIERA DI CART
Lo scorso gennaio il consiglio comunale ha approvato la delibera di acquisizione. A distanza di una ventina di giorni si doveva firmare il passaggio di consegne dal Demanio al Comune di Feltre, ma qualcosa nel meccanismo si è inceppato: «La Soprintendenza ha chiamato in causa il Demanio per le aree di pertinenza della villa che sono state ricomprese all’interno della polveriera», spiega ancora il sindaco Paolo Perenzin. «C’è un momento di approfondimento burocratico che non ci riguarda direttamente. Quando Demanio e Soprintendenza avranno risolto la questione noi saremo pronti a prenderci in carico il complesso della polveriera». —
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