Altalene e giochi a misura di disabile
FELTRE. Altalene adatte alla sedia a rotelle, pannelli sensoriali, giostre girevoli che possono essere utilizzate da tutti. Sono alcuni dei giochi che si trovano nei parchi inclusivi in Italia (pochi, considerando i costi), a cui si aggiungerà Feltre. È l’intenzione dell’amministrazione, che ha deciso di investire gli introiti del 5 per mille destinati al Comune relativi al 2017 – quelli della dichiarazione dei redditi del 2018 – nell’acquisto di attrezzature accessibili per i parchi cittadini per permettere il gioco e la mobilità a tutti.
L’obiettivo è garantire il diritto al gioco anche ai bambini con disabilità creando un parco inclusivo, grazie per esempio a strutture con rampe al posto delle scale, o tunnel giganti il cui accesso è possibile anche alle carrozzine. In Italia questi parchi non sono tanti. I soldi quindi saranno a disposizione l’anno prossimo e si vedrà di quale cifra si tratterà, evidenziando il fatto che i feltrini si sono già dimostrati generosi nei confronti del loro Comune, o almeno ci pensano quando scelgono a chi dare il 5 per mille.
Lo dicono i dati resi pubblici dall’Agenzia delle entrate, che ha appena pubblicato l’elenco dei destinatari del contributo 2016, quello della dichiarazione dei redditi del 2017, quando 817 cittadini hanno scelto di destinare il 5 per mille al Comune per un importo totale di 17 mila 293 euro (e 45 centesimi, per la precisione). Andando indietro, l’anno prima le scelte erano state 838, per 17 mila 805 euro. Erano stati raccolti 18 mila 596 euro nel 2014, 14 mila 661 nel 2013 e 13 mila 504 nel 2012.
Sono soldi che rimangono sul territorio per iniziative legate al sociale. In tempi di bilanci con margini di manovra ristretti e difficoltà a mantenere la qualità dei servizi sempre più elevata, il 5 per mille dell’Irpef diventa una boccata d’ossigeno, piccola ma significativa, per migliorare le proprie attività sociali. «Abbiamo pensato alla dotazione di arredi per i parchi con attenzione alla disabilità, magari vicino alle scuole dove è possibile che ci siano ragazzi disabili. Iniziano a mettersi insieme i pezzetti del progetto Family», dice l’assessore al sociale Debora Nicoletto, che parla della rigenerazione dei parchi a misura di famiglia, mirata con particolare riferimento allo sviluppo delle tematiche di protezione delle utenze deboli.
«Per noi è una logica importante, avendo anche molte sensibilità di associazioni legate alla disabilità con cui collaboriamo». C’è una visione d’insieme, per cui è stata affidata all’architetto Alessia Buratti di Mattarello (Trento) l’elaborazione di un masterplan che contenga le linee guida per l’esecuzione degli interventi di riqualificazione dei parchi cittadini.
Raffaele Scottini
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