Altanon, nuova variante spazi commerciali invariati
Dopo la bocciatura di giugno la proprietà presenta un progetto compatibile Via libera del Comune con una prescrizione. Si cercano nuovi parcheggi
FELTRE . È stata presentata una nuova richiesta di variante per la ridistribuzione interna degli spazi del futuro Altanon da parte del gruppo Paterno, senza voler aumentare la superficie commerciale. Potrebbe essere la volta buona, dopo la bocciatura a giugno della domanda presentata allo Sportello unico attività produttive con cui la proprietà voleva realizzare un negozio in più.
In questo caso le destinazioni d’uso sono compatibili con le norme del Piano degli interventi (Pi) e al Comune va bene, ma con la prescrizione di lasciare la galleria interna di separazione del fabbricato da 9.500 metri quadri, che la proprietà vorrebbe eliminare.
Dal progetto scompare il centro benessere, viene ridotta la metratura per la ristorazione e la fetta commerciale per due negozi da 1.300 metri e 1.200 metri con relativi magazzini, precedentemente prevista nella parte dell’edificio verso la caserma dei carabinieri, viene spostata accanto all’attività di ristorazione vicino alla Coop.
Rimane una sezione centrale da 1.000 metri quadri a destinazione d’uso direzionale (nella quale rientrano le banche, le assicurazioni, le sedi preposte alla direzione e organizzazione di enti e società fornitrici di servizi) e nella parte dell’edificio verso i carabinieri vengono dirottati i restati 2.500 metri a destinazione artigianale. Una rivoluzione interna che si può fare, perché non c’è niente che contrasta con il Piano degli interventi.
Non c’è una superficie commerciale superiore al limite di 2.500 metri per una media struttura di vendita, sopra il quale per l’amministrazione non si può andare. Così l’ufficio urbanistica del Comune ha dato parere positivo, salvo appunto la prescrizione di lasciare inalterata la galleria di collegamento.
È l’ultima puntata di una storia infinita. Tecnicamente si tratta di una richiesta di variante al permesso di costruire sulla base del progetto depositato nel 2016, che adesso andrà in Regione per il parere paesaggistico e la ripartenza dell’iter dei tempi tecnici per le autorizzazioni.
«A giugno si parlava di un’implementazione della superficie commerciale, che passava da 2.500 metri a 4 mila», commenta il sindaco Paolo Perenzin. «La nuova richiesta di variante invece è rispondente alle prescrizioni sui 2.500 metri, per cui da questo punto di vista nulla osta. Abbiamo messo comunque la prescrizione di lasciare la galleria interna nell’ottica di rendere permeabile per quanto possibile quello spazio con i percorsi ciclopedonali dell’area».
Un’altra novità è che scompare anche la piccola porzione di interrato che era rimasta nel progetto del 2016.
Altro capitolo riguarda il nodo dei parcheggi, che scarseggiano da quando non ci sono più quelli di fianco alla Coop dopo la partenza del cantiere. «Siamo impegnati a cercare delle soluzioni che consentano di dare sfogo alle esigenze di parcheggio durante il periodo dei lavori», dice il sindaco Perenzin.
«Un ragionamento che si potrebbe fare, appena la serra Mazzocato si trasferirà in via Montelungo, è di mettere a disposizione quell’area come parcheggio temporaneo esclusivamente fino alla fine del cantiere dell’Altanon perché poi deve diventare un’area a destinazione pubblica, o di carattere culturale, oppure di parco urbano».
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