Alverà e la “48” sorvegliate a vista
Approvata la procedura d’emergenza in vigore fino al 31 ottobre, si attendono i sensori da Veneto Strade
BELLUNO . Approvata in prefettura la procedura d’emergenza per il monitoraggio di Alverà e della Statale 48. I controlli a vista andranno avanti fino al 31 ottobre. «Ma», ha spiegato il vice prefetto vicario di Belluno Carlo De Rogatis, «la Protezione Civile potrebbe avere dei problemi di organico dopo la fine di agosto, per questo abbiamo formalmente invitato Veneto Strade ad accelerare i tempi per l’installazione dei sensori automatici che, se dovessero arrivare prima della fine di ottobre, verranno integrati nella procedura. La nostra priorità ora è rendere sicura la strada».
Mentre nella frazione cortinese e nell’alveo del Rio Gere proseguono i lavori di rimozione dei detriti e di messa in sicurezza degli edifici, da oggi è attiva anche la procedura d’emergenza per prevenire nuove situazioni di rischio nella zona.
«I provvedimenti adottati», ha proseguito De Rogatis, «saranno integrati nel piano della Protezione civile comunale e, come previsto durante il vertice preliminare di una settimana fa, sono figli dell’esperienza che abbiamo raccolto con le frane di Borca di Cadore e di San Vito». Dopo le piogge dei giorni scorsi che non hanno evidenziato altri pericoli incombenti per Alverà, dando qualche certezza in più anche sulla tenuta dei materiali accumulati sul letto dei torrenti vicini, la preoccupazione maggiore resta la messa in sicurezza della “48”.
«Per ora tutto è stato tenuto sotto controllo dai volontari della Protezione Civile», ha spiegato il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, «e il traffico non ha causato particolari problemi, anche perché alcuni giorni prima di ferragosto la strada era stata chiusa per permettere i lavori di sgombero e di messa in sicurezza. Sono felice del lavoro svolto da tutti e che si sia riusciti ad approvare la procedura; ora restano da capire i tempi necessari per l’installazione dei sensori, noi siamo in contatto con Arpav, che fino al 31 ottobre ci terrà costantemente informati su possibili nuove precipitazioni. Come Comune ci concentreremo sull’abitato di Alverà, per la strada e i sensori aspettiamo Veneto Strade. Se sarà possibile averli prima di fine ottobre verranno sicuramente aggiunti alla procedura, per il momento andiamo avanti con i controlli a vista per qualche settimana, poi valuteremo il da farsi in base alla disponibilità di uomini della Protezione Civile».
A questo punto non resta che preparare gli uomini della catena di controllo, per evitare disguidi e ritardi in caso di emergenza. Se si verificasse un nuovo fenomeno meteorologico come quello avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 agosto scorsi, e nella peggiore delle ipotesi si riproponesse proprio col buio, sarebbe fondamentale una risposta rapida e precisa.
«Il numero di riferimento per le emergenze rimarrà sempre e comunque il 115», ha spiegato infine il sindaco Ghedina, «la procedura per Alverà è la stessa usata in altri eventi tragici del recente passato e ho piena fiducia negli uomini e nelle donne dei soccorsi. Una volta messa in piedi la catena d’emergenza, saremo pronti a intervenire in caso di necessità».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video