Ambiente, appello della polizia provinciale di Belluno: "Non toccate i cuccioli selvatici"

Appello a lasciar stare soprattutto i "bambi", piccoli di cervo e capriolo che vengono spesso catturati e consegnati agli agenti: "Non sono in pericolo, non toglieteli dal loro ambiente naturale"
BELLUNO. ''Non toccate i piccoli animali selvatici che vi capita di incontrare'': è l'appello della polizia provinciale di Belluno dopo le numerose segnalazioni di persone che, pensando di mettere in salvo i nuovi nati - in particolare di cervi e di caprioli - li catturano per consegnarli agli agenti.


''Abbiamo ricevuto, presso i nostri uffici, una serie di chiamate che ci invitavano ad andare a recuperare piccoli che erano stati trattenuti da persone convinte che fossero in pericolo - ha spiegato il comandante Gianmaria Sommavilla - niente di più sbagliato: i piccoli mammiferi selvatici devono essere lasciati in pace, lì dove vengono visti. La madre non li ha certamente abbandonati, bensì li sta educando all'ambiente in cui cresceranno: non solo, nei loro primissimi giorni di vita, li lascia soli proprio perché così i predatori, che seguono l'esemplare adulto, non li potranno individuare''.


''E' bene ricordare a tutti che l'odore che l'uomo lascia sul manto degli animali, se accarezzati o tenuti in custodia anche per poco tempo, inibisce il riavvicinamento della madre - aggiunge il comandante - oltre ad incorrere in pesanti sanzioni, dunque, chi pensa di mettere in salvo questi cuccioli in realtà compie un'azione dal risultato opposto, condannandoli all'abbandono da parte della madre''.


''Il nostro appello - conclude - è dunque quello di lasciare questi piccoli animali in pace, lì dove sono stati avvistati: in questo modo sono molto più al sicuro''.

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