Ambulatori dermatologici in tutta la provincia
BELLUNO. Partiranno lunedì le prenotazioni (0437944952 dalle 10 alle 12) per l’ambulatorio dermatologico e per quello di prevenzione delle patologie del cavo orale organizzati e gestiti dalla Lilt di Belluno. Per il primo l’attività riprenderà lunedì 12 settembre e come sempre si svolgerà in due giornate settimanali (lunedì e giovedì); il secondo ambulatorio tornerà attivo a fine ottobre con la stessa periodicità dello scorso anno: cioè una volta al mese.
Ma quest’anno potrebbero esserci delle novità, come spiega il presidente della Lilt, Mario Leonardi. «Gli ambulatori vanno sempre molto bene e la richiesta di visite cresce ogni anno, soprattutto per quanto riguarda quelle dermatologiche. Per questo sto pensando di sottoporre all’attenzione del consiglio di amministrazione l’opportunità di ampliare il servizio anche in altre zone della provincia, come l’Alpago o l’Agordino o le parti alte del Cadore e del Comelico. Sono idee che stiamo valutando e che darebbero una risposta importante ai tanti cittadini che vengono da queste aree del Bellunese e che oggi sono costretti a scendere a Belluno per la visita».
Nei prossimi giorni l’ipotesi sarà portata all’attenzione anche degli altri soci dell’associazione che lotta contro i tumori e che dovranno valutare, tra l’altro, se ci sono le “forze”, cioè le persone, per realizzare il progetto. «Serve capire anche la disponibilità del medico dermatologo che ci segue», dice Leonardi.
Anche l’anno scorso, come precisa la segretaria dell’ambulatorio, Ilva Dal Pont, «le visite per i nevi hanno superato quota 2 mila, un trend in continua crescita; per quanto riguarda quelle contro il tumore del cavo orale, siamo intorno ai 200 pazienti. Numeri ristretti, sicuramente, rispetto a quelli dermatologici, ma che derivano dalle essere stato attivato per la prima volto lo scorso anno».
Intanto, vista la mole di lavoro e l’aumento delle richieste, tra le ipotesi che si stanno vagliando c’è anche quella di realizzare una sorta di “casa della prevenzione” dove riunire tutte le associazioni che si occupano di questo aspetto della salute, dalla Lilt alla Cucchini, ad esempio, per recuperare così anche un numero maggiore di volontari e ampliare così i servizi sul territorio.
Paola Dall’Anese
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