Amianto, indagine sugli ascensori in Tribunale

Busatta: «Ci sobbarcheremo la spesa anche se la gestione dall’anno scorso è del ministero»

BELLUNO. Vanno ripetute le indagini per verificare se ci sia amianto nelle guarnizioni degli ascensori in Tribunale. L’Arpav aveva fatto una prima segnalazione nel 2013 e la ditta responsabile del servizio di prevenzione e protezione aveva effettuato un monitoraggio ambientale non riscontrando la presenza di amianto aerodisperso.

L’anno scorso la ditta è stata ricontattata per ripetere l’indagine e quest’anno il Comune ha stanziato 7.320 euro per effettuarla. Si cercano fibre di amianto su sei ascensori, per un totale di ventinove campionamenti da eseguire negli uffici giudiziari.

«Se dovessero essere rimossi i pannelli oggetto di verifica, l’operazione ci costerebbe settantamila euro», afferma il sindaco Jacopo Massaro. «Ma intanto facciamo le indagini. Certo, ci toccherebbe sobbarcarci anche questo lavoro, nonostante dal primo settembre dell’anno scorso la gestione dei palazzi di giustizia sia passata al ministero dell’Interno. Che ci deve ancora qualche milione di euro di arretrato per le spese che abbiamo sostenuto negli anni per il Tribunale».

E il Comune sta anche aspettando che il ministero autorizzi l’assegnazione di due dipendenti comunali al palazzo di giustizia, fino al 31 dicembre. «Stiamo pagando nostro personale assegnato al Tribunale», spiega l’assessore Maurizio Busatta. «Se il ministero li vuole tenere lì, dovrebbe pagarli lui. Questi dipendenti dovrebbero infatti tornare in carico al Comune per attività dell’ente, invece si trovano in Tribunale e ancora a spese nostre». Situazioni da sistemare. (a.f)

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