Anas fissa nuove scadenze: le grandi varianti nel 2023

In vista dei Mondiali rotatorie e piccoli interventi per favorire l’accesso alla Conca. E nelle zone di Cortina e Longarone ci saranno dei tagli per mancanza di fondi



Solo nel 2023 saranno finite le quattro grandi varianti di Tai, Valle, San Vito e Cortina. Per i Mondiali di sci del 2021 si prevede invece la costruzione di alcune rotatorie e l’adempimento di piccoli interventi necessari a migliorare l’accesso alla Conca. Lo hanno comunicato i vertici dell’Anas, riunti ieri a Pieve per fare il punto della situazione.

Al tavolo anche Simone Valente, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il parlamentare bellunese del M5S Federico D’Inca, il prefetto di Belluno Federico Esposito, il presidente della provincia e sindaco di Longarone Roberto Padrin e diversi sindaci dei comuni coinvolti dai lavori. Un incontro che è servito soprattutto ai rappresentanti dell’Anas a fare finalmente chiarezza sullo stato di progresso dei progetti riguardanti la viabilità della parte alta della provincia.

Progetti che sono dovuti passare al vaglio del ministero dell’Ambiente: la valutazione d’impatto ambientale delle opere è infatti ciò che ha fatto rallentare ulteriormente le procedure. Dopo l’ok del ministero si procederà con la gara d’appalto: secondo Anas, entro aprile dovrebbero arrivare tutti i decreti necessari, a maggio si chiuderà la conferenza dei servizi e a settembre ci potrà essere l’avvio alle gare.

Appalti che dovranno seguire procedure veloci per far sì che i primi cantieri vengano aperti nella primavera 2020. E poi in pochissimi mesi verranno realizzate rotatorie e piccoli interventi per agevolare l’accesso a Cortina in vista dei Mondiali. Piccoli lavori completati o meno, ci sarà una pausa nel periodo dei Mondiali per non intralciare ulteriormente la viabilità. Solo dal 2022, invece, prenderanno il via gli scavi per la costruzione delle gallerie di Tai e Valle, che nella migliore delle ipotesi saranno pronte ad inizio 2023.

Tempi lunghi che non hanno certamente lasciato contenti i sindaci, che però almeno hanno una rassicurazione che le opere si faranno.

Rispetto al progetto iniziale subiranno però dei tagli le zone di Longarone e Cortina, in quanto non vi sono i fondi necessari per l’intera opera.

«Dobbiamo trovare i soldi per risolvere tutti i problemi anche nei nodi fondamentali come Cortina e Longarone», commenta a caldo Roberto Padrin, «è fondamentale tutto ciò per avere finalmente una buona viabilità. Sono convinto che bisogna realizzare la bretella di collegamento dalla zona industriale di Longarone all’imbocco autostradale, altrimenti il problema sarà grosso. Siamo di fronte a dei tempi biblici, ma ci impegneremo a fare di tutto perché nel 2023 le opere siano finite come promesso».

Insoddisfatto anche Federico D’Inca: «Realizzare 4 km di strade nuove in 6 anni è veramente poca cosa», commenta, «non siamo contenti. Ho chiesto chiarimenti al ministro dell’Ambiente ma sembra, non ci sia molta intesa con Anas. Ho come l’impressione che qui si andrà oltre il 2023, e ciò non fa bene all’Italia. Ho chiesto all’Anas tempi certi e mi impegnerò a promuovere incontri con il ministero dell’Ambiente perché questa cosa dell’impatto ambientale si risolva al più presto».

Il sottosegretario Valente da parte sua assicura l’impegno del Governo. «Sono qui per cercare di capire la situazione e per accelerare i tempi. Più che cercare la causa di tanto ritardo vorrei porre il focus su cosa c’è da fare e sui grandi eventi in programma nella zona. Capisco che questa situazione non può essere accettata dal territorio e proprio per questo ora che abbiamo un quadro completo cercheremo di velocizzare il tutto».

Sul tema c’è poi da registrare un intervento di Vannia Gava, sottosegretario all’Ambiente, in una lettera indirizzata (tra gli altri) al titolare dello stesso proprio dicastero.

«Le opere viarie da approntare in vista delle finali di coppa del mondo 2020 e dei Mondiali 2021 in programma a Cortina sono fondamentali. Si tratta di 42 interventi che rivestono una importanza straordinaria per l’attraversamento del territorio che oltretutto va messo nelle condizioni logistiche migliori anche in considerazione della candidatura alle Olimpiadi 2026. Per questo la tempistica, inserita nel rispetto delle norme vigenti, diventa una variabile fondamentale per cui sono certa condividerete la necessità di agire presto e bene». —



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