«Anas pronta a pulire il versante ma la Regione deve contribuire»

Acquabona, il parlamentare De Menech rassicura sull’impegno dell’azienda di gestione della strada Interrogazione in Parlamento per spingere il governo a stringere i tempi dei lavori sull’Alemagna

CORTINA. La situazione di Acquabona finisce in Parlamento, proprio nelle ore in cui scoppia la polemica su chi deve pulire il versante della montagna alle spalle della statale, coperto da più di 70 mila metri cubi di detriti, mentre altri 30 mila sono appesi, in equilibrio instabile.

«L’Anas è disponibile a farlo, ma la Regione - interviene il deputato Roger De Menech - non può lavarsene le mani, senza mettere un euro, mentre stanzia 4 milioni per le spiagge». Da Palazzo Balbi si risponde che le spiagge sono di competenza della Regione, le montagne no.

Nel vertice su Acquabona, l’altro giorno in prefettura a Belluno, le Regole, proprietarie dei terreni, si erano dichiarate nell’impossibilità di metterci mano. Tanto che il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi, aveva annunciato l’intervento sostitutivo del Comune, salvo presentare il conto alle Regole. La pulizia degli invasi, infatti, è la prima azione di sicurezza da garantire, perché la pioggia non trascini a valle i detriti. Fra l’altro si è constatato che negli ultimi episodi non ci sono state trombe d’acqua, ma precipitazioni abituali.

L’Anas, evidentemente preoccupata della sicurezza dell’Alemagna, ieri ha ricontattato De Menech per confermarle la sua disponibilità, purchè il governo e la Regione facciano la loro parte. «Il Governo ha già stanziato 70 milioni, di cui uno e 700 mila euro per gli interventi immediati. La Regione, invece, neppure un cent», protesta il parlamentare bellunese.

Intanto il senatore Antonio De Poli dell’Udc ha presentato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio affinché il Governo esami la delicata questione nelle sedi opportune e si riducano i tempi per la progettazione della riqualificazione dell’Alemagna.

«Serve una programmazione degli interventi strutturali con tempi chiari e certi. Dal vertice in Prefettura è emerso che il tratto dell’Alemagna interessato dagli eventi della scorsa settimana è particolarmente esposto al rischio frane. Servono interventi strutturali come chiesi nell’interrogazione parlamentare al Governo che presentai, ormai diversi mesi fa, a settembre 2015, in occasione della prima frana. All’esecutivo nazionale adesso chiediamo di premere sull’acceleratore affinché finalmente si passi dalla logica dell’emergenza a quella della prevenzione con una programmazione degli interventi per la messa in sicurezza del territorio, anche e soprattutto in vista dei Mondiali di Sci del 2021».

Per gli interventi strutturali, però, servono ben più dei 140 milioni di stanziamento, perché sono due le protezioni da fare: la galleria paramassi o il viadotto. Opere non solo costose, ma anche che impattano sull’ambiente.

Francesco Dal Mas

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi