Ancora chiusa la strada per Costalta, a Presenaio attivati i sensori
San pietro di cadore. Sempre massima allerta per la frana di Presenaio tanto che, oltre al monitoraggio costante, effettuato giorno e notte dalla protezione civile, da sabato pomeriggio Veneto Strade ha anche provveduto ad inserire dei sensori di movimento collegati ad un semaforo stradale. «Il rischio infatti», spiega il sindaco Manuel Casanova Consier, «non è tanto per le abitazioni, quanto per la strada che, in caso di nuova colata, potrebbe essere invasa dai detriti e costituire quindi un rischio per chi transita. Speriamo si possa trovare presto una soluzione per mettere in sicurezza l’area. Sugli altri due versanti che interessano il nostro comune al momento novità positive non ce ne sono».. Si tratta della via Argentiera dove, nei giorni scorsi, è stato fatto un accurato monitoraggio della situazione nel tratto in cui l’argine è stato ricostruito, dopo la distruzione di una parte avvenuta con la tempesta Vaia un anno fa, anche perché si temeva che il Piave in piena potesse creare qualche ulteriore disastro. La situazione non è degenerata, l’acqua non è salita oltre misura, ma il monitoraggio comunque continua.
E la situazione in via Rin Superiore? «Purtroppo anche qui non abbiamo novità. Di fatto», prosegue il sindaco, «Costalta rimane ancora isolata rispetto al collegamento con San Pietro e non sappiamo quando la situazione si potrà sbloccare. I due sfollati non possono ancora rientrare nelle loro abitazioni. L’interruzione di questa strada obbliga a raggiungere Costalta tramite Costalissoio, con notevole disagio per i residenti. Anche le scuole ne soffrono, perché i bambini devono percorrere un tragitto ben più lungo ogni mattina e per rientrare poi nelle loro abitazioni. Domani mattina faremo il punto con Veneto Strade perché è necessario, meteo permettendo, trovare una soluzione anche a questo problema». —
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