Ancora maltempo: tromba d’aria a Bastia, volano via i tetti / FOTO
PUOS D’ALPAGO. L’hanno vista arrivare dal lago, poco prima delle 16, con una violenza inaudita. Questione di pochi secondi e in viale Alpago ha cominciato a volare di tutto: tegole, lamiere, plastiche, legno, pietre e i tanto temuti ondulati in eternit.
Dopo essersi “caricata” nel suo tragitto che dal Feltrino l’ha portata lungo la Sinistra Piave e la Valbelluna, una violentissima tromba d’aria si è abbattuta ieri pomeriggio in Alpago, scaricando tutta la sua furia nella frazione di Bastia, a Puos d’Alpago. Investita in pieno la fabbrica di di pavimentazioni in legno “Echi del passato” (gruppo Antico Cadore). Il turbine ha letteralmente sradicato la copertura, circa 500 metri quadrati di laminati e lamiere, sbriciolandola e sparpagliando in un’area di circa 400 metri quadrati centinaia di frammenti. Pesanti sezioni del rivestimento sono state scagliate con forza contro le case limitrofe, nei giardini e in viale Alpago, assieme alle tegole delle stesse abitazioni.
La devastazione. Un’ampia sezione in lamiera del tetto della fabbrica è stata scagliata dalla forza del vento contro una vicina abitazione, danneggiando la terrazza, infrangendo i vetri delle finestre e finendo all’interno, «dove fortunatamente non vi erano persone in quel momento», ha sospirato il sindaco Antonio Dazzi. «In tutto viale Alpago lamiere, lana di roccia, plastica, anche le pietre di una porzione di muro di un capanno per gli attrezzi di un privato. In tutto una decina le case colpite, dove la furia del vento ha sradicato tegole e altro materiale. La strada provinciale 422 dell’Alpago e Cansiglio è stata chiusa al traffico per consentire i primi interventi di pompieri e forze dell’ordine. Per fortuna non si registrano feriti. In strada non c’era gente e la fabbrica era chiusa per le ferie: con gli operai al lavoro sarebbe stata una tragedia».
Allarme eternit. Non solo lamiere e tegole: in strada e nei giardini delle case sono state scaraventate anche ampie sezioni di pannelli ondulati, quelli contenenti eternit. «La copertura della fabbrica aveva subìto interventi per isolare questi ondulati, ma la tromba d’aria ha mandato tutto in frantumi», ha aggiunto il sindaco. «Sul posto è stato stato subito convocato il personale dell’Arpa e di una ditta locale specializzata proprio nel recupero e smaltimento del fibrocemento che, munito di apposite tute e mascherine, ha provveduto alla rimozione in sicurezza del materiale. La pioggia, per fortuna, ha limitato lo spargersi delle pericolose polveri».
Danni alla linea elettrica. Un lampione dell’illuminazione pubblica è stato sradicato dal vento, provocando la rottura di alcuni cavi elettrici della linea locale e il temporaneo black out di alcune utenze. Sul posto è intervenuto anche il personale dell’Enel per le riparazioni.
Attivato il Coc. L’amministrazione comunale ha attivato già ieri sera il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza. Pompieri, carabinieri, Arpa e maestranze comunali sono rimaste al lavoro fino a tarda sera per liberare la provinciale 422 (a ieri sera ancora chiusa), con il traffico deviato nella zona industriale di Paludi.
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