Ancora mezzo milione in meno al Comune
FELTRE. È dura. Si profila per il Comune di Feltre una diminuzione dei trasferimenti sull'ordine del mezzo milione di euro, non meno.
È la previsione emersa dalla prima ricognizione sul bilancio 2015, che l'amministrazione guidata dal sindaco Paolo Perenzin ha intenzione di portare in consiglio tra febbraio e marzo, con un punto fermo: la volontà di mantenere i servizi senza aumentare ulteriormente le tasse.
In questo senso Feltre e i feltrini hanno già dato ampiamente. Lo dice chiaramente il consigliere delegato al bilancio Marcello Malacarne: «Ci sono anche quest'anno le ennesime difficoltà per far quadrare i conti, nel senso che si prevede una diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato nell'ordine dei 500-600 mila euro».
«Tutto da approfondire», spiega Malacarne, «perché le notizie che arrivano non sono tantissime e i dati andranno confermati, però questa dovrebbe essere la somma in base alla discrepanza tra quanto inserito nel bilancio 2014 e quanto prospettiamo per il 2015. E dobbiamo ragionare partendo dal concetto che i feltrini il loro dovere lo hanno già fatto in termini di sforzo economico, perché quando ci siamo insediati abbiamo dovuto aumentare sia l'Irpef che l'Imu e l'anno scorso la Tasi».
«Il ragionamento è di lavorare all'interno delle varie poste», dice, «per mantenere i servizi e non aumentare la tassazione. Un esercizio difficile, lo sapevamo, e vediamo se ci riusciamo. Credo di sì, ma non è scontato». In due parole, è dura.
«Mantenere i servizi da dare ai cittadini e ripensare di rilanciare la città in queste condizioni è davvero ostico», aggiunge il consigliere Marcello Malacarne, capogruppo del Pd in consiglio.
La prossima settimana verrà fatto nuovamente il punto della situazione cercando di avere, insieme al dirigente finanziario del Comune, informazioni più precise da Roma e quindi maggiori elementi per andare a definire l'entità dei mancati trasferimenti.
«Ma che ci saranno è certo», rimarca. «Dovremo sicuramente ricorrere a dei tagli, ma quello che non vogliamo fare è l'aumento della tassazione».
Altro aspetto, positivo questa volta, è l'anticipazione di cassa che sta rientrando: «Nel 2014 è stata di 200 mila euro in meno rispetto al 2013», dice il consigliere. «In più, abbiamo restituito alla Cassa depositi e prestiti 220 mila euro, per cui di fatto la situazione è in miglioramento di più di 400 mila euro. Si sta procedendo verso un ritorno alla normalità, seppur lento e faticoso».
Oltre al credito nei confronti del Bim Gsp (che nel frattempo ha cominciato a versare gli arretrati), il Comune aspetta di riscuotere somme stanziate dalla Regione, ma non ancora erogate – cifre considerevoli, perché si parla di 800-900 mila euro - per cui «una parte dell'anticipazione l'abbiamo anche per questo. È una delle cause della sofferenza della condizione di cassa». (sco)
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