Ancora un incendio a La Valle Agordina: «C’è sicuro del dolo»
LA VALLE
«Adesso è ora di andare a fondo della faccenda, sperando che questa gente ignorante si ravveda».
Lo ha detto ieri mattina il sindaco di La Valle, Ezio Zuanel, poco dopo che i vigili del fuoco di Agordo erano intervenuti a Noach, comune di La Valle, per spegnere un incendio scoppiato a 50 metri dalla prima abitazione e a circa 100/150 dall’abitato e da un’attività che produce cippato. Il secondo episodio che in poche settimane ha interessato la zona.
«Alle 5», racconta il consigliere comunale Massimo Sommariva, « siamo stati svegliati da un forte odore di bruciato che ha invaso le abitazioni. Per puro caso qualche residente mi ha chiamato e già si notavano alte fiamme in direzione del bosco».
Immediato il contatto con il 115: la centrale operativa di Belluno ha subito inviato il personale del distaccamento di Agordo che in meno di 14 minuti è arrivato sul posto e ha spento l’incendio che aveva interessato delle rotoballe di fieno depositate nel sito.
«Non si parli di autocombustione», attacca Sommariva, «piuttosto ringraziamo “i soliti ignoti” per aver appiccato il fuoco con il favore delle tenebre. Il nostro grazie va al personale dei Vigili del fuoco di Agordo per la professionalità dimostrata e la velocità d’intervento».
Su tutto il territorio comunale da inizio aprile è in vigore un’ordinanza di divieto di accendere fuochi e di bruciare sterpaglie. Le sanzioni per i trasgressori sono di oltre 2000 euro. Qualcuno, però, evidentemente non ci sente.
«Ormai succede spesso», dice Ezio Zuanel, «che ai piani Noach scoppino incendi strani in mezzo ai boschi e al prato perché viene bruciato del materiale proveniente da pulizia di stalle o del foraggio andato a male o altro. Non è sicuramente un’autocombustione, semmai autocombustione, ma umana. Speriamo non succeda più, ma mi sono proposto di andare a fondo della faccenda perché è una cosa che non regge: questa è gente davvero ignorante e dobbiamo andare a scoprire chi è. Abbiamo chiamato anche i carabinieri-forestali e vediamo di risalire a chi, come, cosa. Penso non sarà tanto difficile: io non vado certamente laggiù a portare la roba, perché non è materiale che si brucia sul posto, ma che è portato là ogni volta». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi