Andraz, è protesta per l’acqua: «Beviamo quella di torrente»

Livinallongo, i residenti tornano alla carica dopo la protesta inascoltata di febbraio dei capifamiglia

LIVINALLONGO. Acqua dal torrente nelle case di Andraz. Protestano i cittadini: «Bim Gsp torni ad alimentare l’acquedotto dalle sorgenti».

L’emergenza idrica dell’autunno scorso è ormai solo un ricordo. Ma non nella frazione di Andraz a quanto pare, dove, proprio per sopperire alla carenza idrica, Bim Gsp aveva convogliato nelle condotte l’acqua del torrente Greola. Senza però poi di ripristinare il tutto una volta che i livelli delle vasche dell’acquedotto sono tornati alla normalità.

La rete idrica che rifornisce la frazione ai piedi del Falzarego è fra le più disastrate del comune. Da anni si parla di un progetto che prevede la realizzazione di un nuovo acquedotto che parte dai Piani di Falzarego e terminerebbe a Brenta. Costo totale dell’opera circa 7 milioni di euro.

Nel 2012 l’ex sindaco Gianni Pezzei aveva parlato di una proposta di accordo avanzata dalla sua amministrazione nel 2008, tra Bim Gsp e la ditta KEnergia che ha realizzato una centralina idroelettrica sul Rio Castello. La proposta era di concedere i terreni comunali per la centralina in modo da “spingere” contemporaneamente l’avvio dei lavori per il nuovo acquedotto.

Ma la centralina ormai è in funzione da quasi tre anni, mentre i cittadini di Andraz devono ancora bere l’acqua del torrente nei periodi di magra. Le acque del Rio Greola infatti sono state incanalata nell’acquedotto del paese ancora l’autunno scorso per far fronte alla cronica carenza d’acqua della stagione invernale.

Il 9 febbraio 25 capifimiglia della frazione hanno inviato una lettera a Comune, Bim Gsp e Usl nella quale segnalavano le gravi problematiche che interessano l’acquedotto. Tra le quali anche il fatto che lo stesso viene alimentato dalle acque del Rio Greola dall’autunno sino a primavera inoltrata. «E quest’anno fino a estate inoltrata», aggiungono ironici. Lettera alla quale nessuno dei destinatari ha mai dato una risposta.

Nel frattempo dai rubinetti è continuata ad uscire acqua non certo “controllata” dal punto di vista igienico - sanitario. «A maggio addirittura - spiegano i cittadini - l’acqua era torbida e sporca a causa del disgelo e dei detriti, e non solo, trasportati dal torrente in quel periodo». Una situazione non più tollerabile anche perché, fanno notare ad Andraz, «noi paghiamo la bolletta dell’acqua, pertanto abbiamo diritto ad avere un servizio che ci porti in casa acqua di sorgente al pari di tutti gli altri utenti. Confidiamo in un intervento urgente per risolvere questa grave situazione. Altrimenti - concludono ci vedremo costretti si provvederà ad informare la Procura della Repubblica al fine di avere garantita la tutela dei nostri diritti».

Lorenzo Soratroi

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