Andrea Biasiotto nominato al vertice di Dolomitibus fino all’aprile 2020
BELLUNO
Andrea Biasiotto, titolare dell’omonima azienda agricola produttrice di vini nonché vice sindaco di Quro Vas, è il nuovo presidente di Dolomitibus. La nomina da parte del presidente della Provincia, Roberto Padrin, è stata sottoscritta giovedì scorso tramite un decreto e venerdì sarà ratificata dal Consiglio di amministrazione della società di trasporto locale.
Il nome di Biasiotto era uscito a poche ore di distanza dalle dimissioni di Giuseppe Pat che per tre anni ha presieduto Dolomitibus.
Dimissioni che hanno lasciato senza parole lo stesso Padrin che ha dovuto correre ai ripari. Infatti, palazzo Piloni, in quanto socio di maggioranza della società con il suo 60,5% di capitale, deve esprimere tre dei cinque componenti del Cda e tra questi viene nominato, appunto, il presidente.
Fino al novembre scorso, in seno al consiglio di amministrazione sedevano dal 2015, oltre a Pat, i due consiglieri Andrea Biasiotto e Sonia Sommacal. Dopo l’uscita dell’ex presidente, Padrin ha subito pensato a Biasiotto, anche se si temeva un rifiuto a causa dei tanti impegni lavorativi e politici del vice sindaco di Quero Vas. Inoltre, palazzo Piloni ha pubblicato anche un avviso per trovare una figura da inserire all’interno del Cda. Il bando si è concluso a dicembre, e una decina di candidati hanno presentato le domande. Domande che dovranno essere vagliate da una commissione ad hoc. Ad oggi, quindi, le uniche certezze, come riportato dallo stesso decreto del presidente della Provincia, sono due, vale a dire che Biasiotto è il nuovo presidente e rimarrà in carica fino all’aprile 2020 e che in Cda resterà la consigliera Sommacal.
«Ringrazio il presidente Padrin e l’intera Provincia per la fiducia concessami», commenta Biasiotto, «spero di essere all’altezza del compito affidatomi. Certo, gli impegni sono tanti, ed è per questo che mi sono preso del tempo, prima di decidere, per capire se sarei riuscito a conciliare tutto». «In questi anni Dolomitibus ha fatto passi da gigante grazie all’amministratore delegato, espressione del socio privato. La società è un fiore all’occhiello del nostro territorio e il mio intento è quello di proseguire nel cammino intrapreso da chi mi ha preceduto, nel segno della continuità. Molti i servizi che facciamo e che vorrei si continuassero a fare come quello per le bici e per i mondiali. Prima di iniziare questa avventura desidero prendermi del tempo per capire fino in fondo come funziona la macchina».
Molti sono gli appuntamenti importanti che attendono il neo presidente, prima fra tutti il bando per il trasporto pubblico dove a contendersi il posto sono Autoguidovie spa (che detiene oltre il 29% di Dolomitibus) e Ferrovia Nord Milano Autoservizi. «È una sfida importante e vedremo come andrà a finire. Intanto c’è un po’ di preoccupazione per l’esito della gara». Tra gli altri appuntamenti ad attendere Biasiotto c’è anche quello dell’integrazione tra ferro e gomma.
«Sicuramente rispetto al mio predecessore», conclude il neo presidente, «non potrò garantire una presenza costante nella società, ma sono convinto che più imporrante della presenza sono i risultati. E poi oggi ci sono tanti modi per essere presente, a cominciare dalle videoconferenze. Il compito è importante, ma l’azienda si sostiene grazie alle scelte oculate e lungimiranti, peraltro condivise anche con la presidenza, dell’amministratore delegato Ranza». —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi