Annata super per il fagiolo e soci al massimo storico

Lasciati alle spalle i guai causati dai parassiti la produzione va a gonfie vele Penco: «I produttori sono stati scrupolosi, il raccolto sarà pronto per la festa»
Di Raffaele Scottini

LAMON. Si preannuncia una grande annata per il fagiolo dopo il disastro della scorsa stagione in cui il raccolto è stato falcidiato da gravi parassitosi (che hanno danneggiato anche altri prodotti) e da un meteo particolarmente avverso. I guai sono alle spalle, il consorzio è cresciuto ancora, arrivando a circa 140 soci coltivatori (se ne sono aggiunti otto-nove), e splende il sole che sta facendo crescere le piante. «Per il momento promettono bene», dice la presidente del consorzio di tutela del Fagiolo di Lamon Igp Tiziana Penco, «anche se non vorrei parlare troppo presto. È lunga fino a settembre». Passato un mese dalla semina, quando mancano sessanta giorni alla festa che celebra il legume re dell'altopiano, richiamando migliaia di visitatori, «se il clima continua così, dovremmo arrivare tranquillamente all'appuntamento con il prodotto a disposizione. Quest'anno i soci sono scrupolosi come mai prima, hanno percepito la gravità della situazione del 2012 e si sono responsabilizzati», prosegue Tiziana Penco. «Non è stato facile gestire l'emergenza davanti alla malattia che non si era mai manifestata così cruenta, ma è stato fatto un grande lavoro di analisi e studio per prendere le adeguate contromisure e alla fine c'è soddisfazione da parte del consorzio, perché il messaggio è arrivato. I produttori sono molto attenti, in tanti hanno inviato a Veneto agricoltura foto di foglie sospette, che erano solo ingiallite e si è dimostrato niente di grave. Problemi di virosi non ce ne sono, assolutamente, e non si sono visti particolari afidi alati».

Lo confermano i prelievi effettuati la scorsa settimana dal Servizio fitosanitario regionale non solo sull'altopiano, ma anche a campione nel comprensorio. «Martedì 9 sono venuti a monitorare la situazione Teresa Cosmi e Giancarlo Martini per i Servizi fitosanitari del Veneto insieme al dottor Giuseppe Crocetta di Veneto agricoltura», racconta la presidente del consorzio di tutela del Fagiolo. Che aggiunge: «Tra fine maggio e giugno sono usciti tre bollettini agronomici per fornire indicazioni passo dopo passo». La prima indicazione è stata quella di aspettare almeno la seconda metà di maggio per cominciare a seminare, perché la stagione è partita in ritardo. Poi sono scattate le precauzioni durante la fase di crescita delle piante contro le lumache. Infine attenzione agli afidi (nel caso intervenire con insetticidi biologici) e ai funghi che possono spuntare con il caldo umido. Tutto sotto controllo, insomma. «Per il momento bene», rimarca Tiziana Penco. «Speriamo prosegua così fino a settembre».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi